Pubblicato il 15/03/2019, 17:00 | Scritto da Tiziana Leone

Le scuse della Marcuzzi, i gestacci di Ronaldo, l’ologramma della D’Urso. Per fortuna la settimana è finita

Le scuse della Marcuzzi, i gestacci di Ronaldo, l’ologramma della D’Urso. Per fortuna la settimana è finita
La settimana "santa" in tv è stata aperta dalle scuse della Marcuzzi, è passata attraverso i gesti inequivocabili di Ronaldo e l'ologramma della D'Urso.

Una settimana televisiva da incubo è passata, ma il weekend che ci attende non promette nulla di buono

Lunedì la faccia di circostanza di Alessia Marcuzzi. Martedì il pacco di Ronaldo. Mercoledì l’ologramma di Barbara D’Urso. Giovedì Il cowboy col cappello da predicatore di Joe Bastianich. Nel weekend il ritorno di Ciao Darwin, la finale di Sanremo Young, il meglio di C’è posta per te, Domenica In e le Iene. Potremmo chiuderla qui, se non fosse che la settimana ha offerto al pubblico televisivo una serie di bruttezze, cui persino Il Nome della Rosa si è dovuta piegare.

Costata quasi quanto Ronaldo, la fiction ha perso lungo le strade buie e cupe del Medioevo oltre due milioni di spettatori, che non hanno trovato rifugio nella palapa peccatorum, ma probabilmente nel divano sognatorum che non esiste in latino, ma rende l’idea.

Corona e Ronaldo

Le morti, torbide e intrise di peccato, dei fraticelli messi in riga da John Turturro, che avercene di investigatori così, restano il lato migliore di una tv che ha offerto il proprio perimetro a Corona prima e a Ronaldo poi, entrambi uomini duri e puri, muscolosi, egoriferiti e paccomuniti, esempio di quell’evoluzione dell’homo  sapiens che lasciando indietro il cervello ha visto crescere solo e unicamente quel lato del corpo che non pensa, ma agisce.

Che per Ronaldo potevano essere i piedi, se martedì sera non avesse sentito il bisogno di comunicare al mondo intero che invece no, l’evoluzione della specie anche nel caso di un miliardario con la moglie strafiga e quattro figli, si ferma in quel punto che se per le donne si chiama G, per l’uomo non esiste lettera dell’alfabeto. Ma solo sinonimi. E ci sarà un perché.

Alessia Marcuzzi, Barbara D’Urso  e Joe Bastianich

Ma per bilanciare, i signori uomini possono consolarsi con la nostre eroine, Alessia e Barbara, anche loro in deficit di evoluzione della specie, in crisi d’identità perché Corona-dipendenti, ma almeno la prima ci mette la faccia, la seconda invece punta all’assunzione in cielo, anche se al momento ha solo le sembianze della palla stroboscopica di Superclassifica Show, ma senza il cuffione.

Roba da gente degli anni ’80. Ma visto che siamo in tema di santità, come lasciar fuori Joe Bastianich, che con cappello da predicatore dell’Alabama e occhiali da fricchettone di Soho invita preti e aspiranti tali a maltrattare gli aspiranti chef, per aizzare la guerra tra quaglie ripiene e anatre laccate e votare così solo i più bravi, senza chiedere l’aiuto dal cielo. Probabilmente il nostro Joe si troverebbe più a suo agio tra i frati di Turturro, ma Sky gli ha passato solo quelli del Vaticano, e per ora va bene così.

Ma consoliamoci con il weekend tanto ci aspettano i ragazzini urlanti della Clerici, le caciarate della Venier, la raffinatezza di Ciao Darwin e per finire le Iene, che ci propineranno tutti i video hard di casa Corsi, ovvero Giulia Corsi, ma lo faranno solo per spirito di servizio verso lo spettatore, che, da elettore, deve conoscere i segreti del Movimento Cinquestelle. Solo che loro per “movimento” intendono altro. Buon weekend. 

 

Tiziana Leone

 

(Nella foto D’Urso e Marcuzzi)