Pubblicato il 12/03/2019, 19:04 | Scritto da Tiziana Leone

Alberto Angela: Meraviglie più che darci l’orgoglio di essere italiani ci dà un’identità

In ciascuna delle quattro puntate, l’Alberto nazionale racconterà tre siti italiani dichiarati patrimonio dell’Unesco o in attesa del prestigioso riconoscimento, aiutato da attori che in quei luoghi hanno lasciato il proprio cuore

«Chi ci ha seguito l’anno scorso ha potuto ammirare il valore della nostra Nazione ricca di capolavori, abbiamo più siti considerati patrimonio dell’Unesco di qualunque altra nazione». Più degli ascolti, più del suo successo personale, più della sua riconosciuta capacità, Alberto Angela è fiero di aver riunito gli italiani intorno alle Meraviglie di un Paese troppo spesso nascoste dal mancato patriottismo dei suoi stessi cittadini.

«Il nostro modo di pensare, ridere, mangiare, capire il mondo è frutto di quello che abbiamo intorno e questo programma più che darci l’orgoglio di essere italiani ci dà un’identità, ci fa capire le nostre origini e il dovere di tutti noi di preservare questo incredibile tesoro».

La seconda stagione

Il programma in questione è  Meraviglie – La penisola dei tesori, al via, con la sua seconda stagione, questa sera alle 21.25 su Raiuno, ed è ancora Alberto Angela a girare per l’Italia, dal Nord al Sud, in cerca di monumenti e racconti che nella sua lunga carriera non ha ancora raccontato.

«Questa nostra Nazione ha capolavori ovunque, noi stessi facendo questo programma abbiamo difficoltà a sceglierli – confessa – Siamo passati dal Nord sul Monte Bianco al Sud a Noto e al bellissimo paesaggio di Montalbano, attraversando anche la Sardegna, è stato un viaggio che ci ha permesso di attraversare anche tutti i periodi storici. Perché le nostre bellezze non sono concentrate in un solo secolo, ma vanno dalla preistoria ai luoghi di Giuseppe Verdi».

Gli ospiti

In ciascuna delle quattro puntate, l’Alberto nazionale racconterà tre siti italiani dichiarati patrimonio dell’Unesco o in attesa del prestigioso riconoscimento, aiutato da attori che in quei luoghi hanno lasciato il proprio cuore. Dori Ghezzi racconterà la “sua” Sardegna,  così come Gigi Proietti porterà lo spettatore tra le vie della capitale. «In ogni puntata possiamo raccontare solo tre siti – aggiunge Angela –  Ci faremo aiutare dalle  testimonianze di personaggi di oggi, ascolteremo Gigi Proietti, Dori Ghezzi, Massimo Ranieri, Cesare Bocci, Renzo Arbore, Pippo Baudo, Giuliano Sangiorgi.

Grazie a loro potremmo far rivivere anche grandi figure del passato come Isabella d’Este, Maria Luigia d’Asburgo-Lorena, il duca degli Abruzzi, Flavio Gioia». Per realizzare queste nuove puntate di Meraviglie, che nella precedente edizione aveva riunito davanti alla tv una media di cinque milioni di spettatori, Angela ha impiegato circa tre mesi, durante i quali si è immerso nei fondali marini vicino ad Amalfi, è entrato nelle profondità della terra nella grotte di Frasassi, ha riportato alla luce i mosaici bizantini di Ravenna e i ricami in pietra di Lecce.

10 mila chilometri di viaggio

Un viaggio lungo 10 mila chilometri. «Il nostro viaggio è durato tre mesi – ricorda Angela –  L’aspetto più sorprendente quando si vedono tanti capolavori è l’armonia che si crea alla fine, è come sentire tanti strumenti insieme in grado di creare una sinfonia perfetta che si chiama cultura. Abbiamo girato in giornate straordinarie e in altre grigie e nuvolose, che attutivano la bellezza del monumento che avevamo di fronte. Ma alla fine ha sempre vinto la bellezza, a prescindere dal clima». Per diventare patrimonio dell’Unesco a un monumento non basta essere solo una “meraviglia”.

«Il concetto dell’Unesco  è molto sottile e raffinato – conclude Angela – Ogni monumento viene premiato non solo per la sua bellezza, ma perché frutto di una tradizione locale, a fare la differenza  è il concetto che la gente viva in armonia con il suo territorio».

La prima puntata

La prima puntata di questa sera prende le mosse da uno dei centri principali del Rinascimento: Mantova. Una città legata indissolubilmente al nome dei Gonzaga, i signori che l’hanno governata per quattro secoli rendendola uno straordinario gioiello italiano: dal Palazzo Ducale con la magnifica camera degli sposi dipinta da Andrea Mantegna a Palazzo Te con gli affreschi di Giulio Romano. Tra tanti stupefacenti tesori, il racconto di una donna che del Cinquecento è stata una delle indiscusse protagoniste: Isabella d’Este.

E poi Piazza Navona a Roma. Dalle sue origini come stadio, voluto dall’imperatore Domiziano, a gioiello dell’arte barocca: Angela andrà alla scoperta dell’opera dei due maggiori architetti del Seicento, Gian Lorenzo Bernini e Francesco Borromini. A raccontare il suo rapporto speciale con la piazza sarà un romano doc: Gigi Proietti. E infine il mare: Amalfi e la sua costiera, con il duomo simbolo della potenza marinara italiana nel medioevo. Una immersione di Alberto Angela nelle acque di Baia, farà scoprire quanti tesori, simboli dell’antica potenza della civiltà romana, il mare ha strappato alla terraferma e oggi sono custoditi nel Parco Archeologico sommerso.  Renzo Arbore illustrerà i piaceri offerti dalla costiera amalfitana

 

Tiziana Leone

 

(Nella foto Alberto Angela)