Pubblicato il 04/03/2019, 17:02 | Scritto da Tiziana Leone

Aurora Tv: Il Paradiso delle signore chiude per ragioni diverse da quelle economiche

Aurora Tv: Il Paradiso delle signore chiude per ragioni diverse da quelle economiche
Dopo la decisione di Viale Mazzini di non rinnovare per un'altra stagione la serie tv, la casa di produzione in una nota spiega perché non si tratti di motivazioni economiche.

Abbiamo proposto a Rai di abbassare i costi totali di produzione, di alzare la nostra quota produttore al 30% e di limitare quella Rai al 70%, con un costo reale per Rai di 13,5 milioni per 180 puntate da 40’ ciascuna.  Ovvero un costo orario per Rai di 1.875 euro a minuto

Era nell’aria, coma riportato anche da noi di TvZoom. E la conferma è arrivata: Il Paradiso delle signore, la serie di Aurora TV, in onda ogni giorni su Rai1 alle 15.30, chiude. Questione di costi, dicono a Viale Mazzini. Ma alla produzione la pensano diversamente.

Notizie false, nessuna comunicazione ufficiale arrivata dai responsabili, cifre non corrispondenti al vero, la serie  è diventata un vero e proprio “caso televisivo” che lascerà comunque a casa migliaia di lavoratori.

La nota inviata a TvZoom

E in questa nota, che Aurora Tv  ha inviato a TvZoom, sono spiegati diversi dettagli: «È di grande rilevanza nel mondo dell’informazione e del pubblico televisivo, a testimonianza del grande successo della serie, la notizia della decisione della Rai, mai comunicata ufficialmente alla produzione Aurora Tv, di non avviare una nuova edizione de Il Paradiso delle Signore. Ad accompagnare la notizia sono state pubblicate cifre non rispondenti al vero e nella necessità della massima trasparenza riteniamo opportuno riepilogare le cifre – si legge -. Il Paradiso delle Signore, dopo le prime due stagioni in prime time, nella sua versione attuale si colloca all’interno della produzione cosiddetta industriale, pilastro di ogni produzione sana di audiovisivo. In questo non ha similitudini con altre produzioni soap realizzate in Italia, in quanto ha puntate da 40 minuti (e non da 22/25 minuti come le altre produzioni ), ed è scritta e diretta come se fosse una serie di prima serata. Il costo della prima serie è stato di 23 milioni di euro.

Questa cifra è coperta al 75% dalla Rai (ovvero per 17.239,000 euro),  e il restante da Aurora Tv (quasi 6 milioni di euro). In circa 10 mesi, con tre troupe, 180 persone impiegate, una settantina di attori fissi, 30 comparse di media al giorno (tutte in costume), abbiamo realizzato 7.200 minuti. Ovvero con un costo per il servizio pubblico di 2.400 euro al minuto. In questa cifra ovviamente sono comprese le spese per realizzare una produzione unica nel suo genere, in particolare la costruzione di circa 60 set in 3.500 mq di scenografie in teatri coperti e 2.000 mq in esterno, ma anche, per esempio, un sistema integrato di post produzione che impiega 7 montatori video e 3 montatori audio e che permette di editare in due settimane 10 puntate da 40 minuti. 

Per questo, a differenza di tutte le altre produzioni, Il Paradiso delle Signore investe i costi al 90% sotto la linea, ovvero non riservando i soldi in compensi di pochi attori e autori, ma investendoli in forza lavoro. Al momento del rinnovo della serie, di fronte alla richiesta di Rai di abbassare ulteriormente i costi, considerando la possibilità di ammortizzare le cifre delle costruzioni, delle postazioni di post produzione, dei costumi e anche in considerazione del grande successo delle vendite all’estero della serie che portano dei ricavi in quota tra Aurora Tv e Rai, abbiamo proposto a Rai di abbassare i costi totali di produzione, di alzare la nostra quota produttore al 30% e di limitare quella Rai al 70% con un costo reale per Rai di 13.500.000 per 180 puntate da 40’ ciascuna. 

Costi ridimensionati

Ovvero un costo orario per Rai di 1.875 euro a minuto. Sempre in nome della trasparenza, prima di affermare che il Paradiso delle Signore costa troppo, sarebbe utile e necessario avere in confronto i costi al minuto delle altre produzioni Rai – continua la nota -. Ma questi sono solo i costi. Veniamo allo sfruttamento del prodotto. Il Paradiso delle Signore per la sua struttura editoriale era già una produzione di prime time con i costi unitari a puntata tra i più bassi degli ultimi anni. Dati ancora più importanti rapportati agli ascolti. Il Paradiso delle Signore nella forma daily era stato concepito inizialmente per essere trasmesso alle ore 14 con un bacino di ascolto molto ampio e con maggiori possibilità di raggiungere spettatori di diverse fasce di età, che avevano seguito con passione la versione prime time.

Successivamente la Rai ha deciso di collocarlo alle 15.30, in una fascia oraria che da alcuni anni ha subito una continua perdita di ascolti, assestandosi intorno al 10% di audience. I risultati di share raggiunti da Il Paradiso delle Signore, quasi il 50% in più in pochi mesi, sono sotto gli occhi di tuttiMa guardare solo allo share nel 2020 vuol dire essere ciechi. Infatti, l’obiettivo nostro e quello, almeno iniziale, della Rai è stato voler realizzare una produzione, come dice giustamente l’Amministratore Delegato Rai nel suo intervento di ieri sul Corriere della Sera, che potesse «esaltare la visione multipiattaforma.

In onda su Rai1, Rai Premium e Rai Play

Il Paradiso delle Signore, infatti. oltre al primo passaggio su Rai1, viene visto con sempre crescente successo su tutte le piattaforme Rai (Rai Premium e RaiPlay), e ha una rilevanza notevole nel canale Rai Italia destinato all’estero, anche perché racconta l’Italia.

Oltre a essere per la sua struttura un prodotto altamente replicabile, per esempio in estate. Il Paradiso delle Signore, come detto, ha anche una forte rilevanza nel mercato internazionale e chiunque fa questo mestiere sa che il maggior numero di ore sul mercato aumenta la valorizzazione dei diritti. Al contrario interrompere una serie attualmente in vendita, vuol dire deprezzare i suoi valori unitari, creando un gravissimo danno ai detentori dei diritti. 

Ammortizzare gli investimenti

Concludiamo ricordando come la produzione industriale seriale a basso costo sia un asset importante delle televisioni, anche pubbliche, in tutto il mondo. Solo in Francia attualmente sono 3 le serie trasmesse al di fuori del prime time, in Spagna 4, in Germania e nei Paesi anglosassoni c’è una tradizione lunghissima.

La qualità e il successo de Il Paradiso delle Signore ha finalmente dimostrato come sia possibile anche nella produzione dell’audiovisivo nazionale “razionalizzare le risorse, evitare gli sprechi, aver rispetto per ogni euro che i cittadini pagano con il canone” sempre per citare l’AD Fabrizio Salini, di cui condividiamo ogni parola. Bloccarlo dichiarando che «costa troppo», oltretutto non ammortizzando gli investimenti già fatti, anzi buttando tutto il denaro già speso in strutture fisse, può quindi significare altro». 

 

Tiziana Leone

 

(Nella foto Il Paradiso delle signore)