Pubblicato il 01/03/2019, 14:05 | Scritto da Carlo G. Lanzi
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Stasera su Sky Arte Friedkin Uncut, il docu-film sul visionario regista horror

Friedkin Uncut offre una visione introspettiva della vita e del percorso artistico di William Friedkin, regista straordinario e anticonformista

Premiato ai Nastri d’Argento 2019, candidato ai David di Donatello 2019 come Miglior documentario presentato alla scorsa edizione della Mostra del Cinema di Venezia nella sezione Venezia Classici, Friedkin Uncut – Un diavolo di Regista è il docu-film scritto e diretto da Francesco Zippel sulle opere e la vita del regista horror William Friedkin, in onda in esclusiva e in prima visione assoluta oggi alle 21.15 su Sky Arte

Friedkin Uncut offre una visione introspettiva della vita e del percorso artistico di William Friedkin, regista straordinario e anticonformista di film di culto come Il Braccio Violento della Legge, L’Esorcista, Sorcerer, Cruising e Vivere e morire a Los Angeles.

La storia di un cineasta

Per la prima volta Friedkin si mette in gioco intimamente e decide di guidare il pubblico in un affascinante viaggio attraverso i temi e le storie che maggiormente hanno influenzato la sua vita e il suo percorso artistico. Il titolo del documentario riflette al tempo stesso la schiettezza e l’eccentricità di Friedkin, elementi che hanno contribuito nel tempo a caratterizzarne l’eccezionale abilità di storyteller.

Ma Friedkin non è solo in questa lunga e appassionata narrazione. Un cast stellare di amici e collaboratori ha deciso di partecipare a questo film che da semplice omaggio si trasforma con il passare dei minuti in un vero e proprio saggio in cui grandi registi, straordinari attori e perfino celebrati direttori d’orchestra si uniscono per riflettere sul significato di essere artisti e sulla bellezza del mettersi in discussione in nome di una chiamata artistica vissuta nella dimensione autentica di un lavoro. Un lavoro da eseguire al meglio del proprio talento.

Il documentario

«Il film è stato realizzato seguendo Billy Friedkin nei suoi mille viaggi e cercando di incastrarsi tra gli impegni degli altri attori e registi intervistati in giro per il mondo – ha detto Francesco Zippel -. Il viaggio per incontrare Francis Ford Coppola, le telefonate notturne con Zubin Mehta, uomo delizioso e straordinario cinefilo, la brusca affabilità di Michael Shannon, la regale ospitalità di Ellen Burstyn, la travolgente simpatia di Quentin Tarantino, l’intervista ‘natalizia’ con Willem Dafoe, la sortita parigina per incontrare Wes Anderson, l’entusiasmo di Juno Temple e l’energia di Gina Gershon, la modestia del piccolo grande Damien Chazelle, sono alcuni dei momenti che hanno reso questi dodici mesi unici».

 

(Nella foto William Friedkin)