Pubblicato il 22/02/2019, 17:01 | Scritto da Tiziana Leone
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Acquaroli: In Suburra il mio Samurai ha scelto di non avere sentimenti. Ma io rischio di volergli bene

Acquaroli: In Suburra il mio Samurai ha scelto di non avere sentimenti. Ma io rischio di volergli bene
L'attore interpreta Samurai, il re di Roma in Suburra, la cui seconda stagione è da oggi su Netflix. Nel cast tornano Claudia Gerini, nei panni di Sara Monaschi e Filippo Nigro, il politico Amedeo Cinaglia.

La seconda serie di Suburra è da oggi su Netflix con otto nuovi episodi, diretti da Andrea Molaioli e Piero Messina. Nel cast tornano Alessandro Borghi, Giacomo Ferrara e Eduardo Valdarnini

Non ci sono eroi, non esiste la compassione, chi sceglie Suburra deve lasciare fuori ogni speranza di redenzione. Come la realtà di mafia capitale non ha fatto sconti a nessuno, così la serie di Netflix, da oggi con la sua seconda stagione, si presenta al suo pubblico ancor più cruda, in «uno scontro tra cattivi» che lascerà sul campo parecchie vittime.

Diretti da Andrea Molaioli e Piero Messina, gli otto episodi sono ambientati nei quindici giorni che precedono le elezioni del nuovo sindaco di Roma.Le lotte per il potere sulla città si spostano dalla periferia di Ostia, dove resta il capo Aureliano (Alessandro Borghi),  al cuore della città, dove Samurai (Francesco Acquaroli), gestisce la politica, muovendo a suo piacimento Amedeo Cinaglia (Filippo Nigro), l’ago della bilancia nelle prossime elezioni del sindaco di Roma.

Sara Monaschi (Claudia Gerini), perso il sostegno del Vaticano, travolto da numerosi scandali, cerca di rifarsi con la gestione dei migranti. In una guerra aperta, la serie lascerà molti morti sul campo e in questa intervista a TvZoom, Claudia Gerini, Francesco Acquaroli e Filippo Nigro raccontano come hanno dato vita ai loro personaggi.

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Tiziana Leone

 

(Nella foto Claudia Gerini e Francesco Acquaroli)