Pubblicato il 06/02/2019, 17:02 | Scritto da Tiziana Leone

Bisio, Raffaele e Baglioni: Possiamo migliorare. Ma la pressione e l’emozione si fanno sentire

Il monologo di Bisio sulle canzoni “eversive” di Baglioni. Il saluto della Raffaele ai Casamonica. I due conduttori ammettono di aver pagato la tensione della prima sera.

Baglioni il parafulmine, Bisio l’amico di Salvini e Virginia la castiga-Casamonica. Il the day after ritrae un trio di conduttori al limite della tensione. «Ma le tensioni servono a lavorare», sorride serafico il dittatore artistico che offre la sua testa sul piatto delle polemiche, «mi offro come parafulmine, prendetevela con me, ma lasciate stare il festival, è sacro».

Il sagrestano o re dei templari che sia, garantisce che da stasera si fa sul serio con lo show, messo da parte in nome delle 24 canzoni da presentare ieri sera. La Raffaele è rimasta in ombra, ma ha fatto in tempo a “scivolare” su una battuta sui Casamonica, condannata anche dal Presidente dell’antimafia Nicola Morra. «Non c’è Sanremo senza gaffe», si scusa lei. «Io ho fatto di peggio –  confessa Bisio –. Ho salutato Bocelli con la mano. Spero non gliel’abbian detto».

La tensione di Claudio Bisio

Era terrorizzato, nonostante i 40 anni di carriera alle spalle, per via del suo monologo sui migranti, in cui ha definito Baglioni un eversivo. Un monologo che gli è costato lacrime e sangue. «Non volevo pestare “merde” o fare gaffe, è stato il monologo più difficile della mia vita, perché sentivo la pressione intorno. È nato da un’idea di Michele Serra, l’ho letto a Baglioni, però sentivo la pressione intorno a me di tante persone».

Teresa De Santis, direttore di Rai1, seduta accanto a lui, si sente chiamata in causa: «È facoltà del direttore di rete chiedere i testi, ma non l’ho mai fatto, sono stata consultata soltanto una volta su un passaggio su cui ho espresso la mia opinione, ma è tutta farina del sacco degli autori».

Bisio era più preoccupato per le reazioni interne all’azienda, che per quelle della politica. «Ho conosciuto Matteo Salvini a Porta a Porta in occasione dell’uscita del mio film Benvenuti al sud, ci invitò Bruno Vespa volendo fare chissà che cosa, ma Salvini è una persona intelligente, ha riso,  ci ha anche lanciato il film. È stata una serata piacevolissima. Ci sono altri più realisti del re, Matteo è molto carino».

La seconda serata

Per questa sera e domani, il direttore artistico promette più spazio per l’intrattenimento, sacrificato ieri in nome delle 24 canzoni dei Big. «Siamo contenti di aver potuto far ascoltare 24 canzoni, stando noi un passo indietro. Poi è chiaro che l’obiettivo è cercare di migliorare qualcosa, là dove è migliorabile».

Gli ascolti della prima serata, giudicati ottimi da Rai1, mettono Baglioni al riparo dall’accusa di fallimento, ma non bastano per servirgli sul piatto un altro festival. Il direttore di Rai1 vuol organizzare «un’edizione corale» che festeggi i 70 anni di Sanremo, Baglioni di tornare non ne avrebbe comunque voglia.

«Un direttore non deve pensare solo al suo Festival ma anche a quello che verrà, chiunque lo faccia. Detto questo, chi verrà dopo di me… saranno cavoli suoi», sorride.

Replica la De Santis: «Quando dico corale intendo un’idea generica, penso a una tradizione, ma questo non significa dare una priorità a qualcun altro. Mi sembra ingeneroso pensare a chi verrà dopo, ma cosa fa pensare che l’espressione “corale” escluda il lavoro di Claudio?».

La scaletta della serata

Questa sera canteranno dodici Big: Achille Lauro, Arisa, Loredana  Bertè, Federica Carta e Shade, Ex Otago, Einar, Ghemon, Il Volo, Nek, Negrita, Daniele Silvestri e Paola Turci. Gli ospiti: Fiorella Mannoia, Michelle Hunziker, Marco Mengoni, Laura Chiatti e Michele Riondino, Pippo Baudo, Pio e Amedeo, Riccardo Cocciante.

 

Tiziana Leone

 

(Nella foto i tre conduttori)