Paola Chiaraluce, Masterchef 8: Gilberto può andare lontano

Paola Chiaraluce: “Un conto è cucinare a casa, nel relax della propria cucina. Un altro è farlo a Masterchef, con la pressione dell’evento”

L’evento migliore che possa capitare nella cucina di Masterchef: essere ammessi alla cucina di Masterchef. L’evento peggiore: essere il primo eliminato della stagione. Si rischia di far la fine di un Carneade qualunque, comprimario di un Game of Thrones all’amatriciana in cui non si risparmiano i fendenti.

Per Paola Chiaraluce, siciliana trapiantata a Dublino, l’avventura è andata così. Una pasta e fagioli nella mistery box che avrebbe fatto felice Moravia: infatti i giudici sono rimasti…indifferenti. Un pressure test in cui ha innaffiato la maionese con l’aceto e sbagliato parte della preparazione delle uova in camicia, che sono risultate uova in braghe di tela. Aggiungendo un’omelette niente affatto gustosa. Ma il valore formativo resta.

Che cosa ha imparato dall’avventura di Masterchef?

Che le ricette più semplici sono talvolta le più difficili, quelle che richiedono meticolosa precisione. Un conto è cucinare a casa, nel relax della propria cucina. Un altro è farlo a Masterchef, con la pressione dell’evento. C’è una bella differenza e io l’ho capito. Mi sento tranquilla e felice dell’esperienza vissuta.

E poi?

Che amo la cucina, ma preferisco preparare i piatti per i miei amici. A casa. Però Masterchef è stato qualcosa di improvviso e inaspettato. Essere ammessa tra gli eletti che si contendevano la vittoria ha un valore speciale per me. Così come ce l’ha l’eliminazione. Non recrimino. Ho lavorato a fianco di persone appassionate e bravissime.

C’è chi dice che Masterchef cambi la vita.

In molti lo pensano, anche tra i concorrenti attuali. Si tratta di qualcosa di così forte che in parte è vero. Ma io ho vissuto tutto con molta serenità.

La sua maionese aveva troppo aceto.

Sono stata sfortunata. La mia maionese era l’unica montata, assieme a quella di Guido. Ho rovesciato l’aceto per sbaglio, rovinando tutto. Il mio uovo in camicia non era perfetto, ma c’era di peggio. Sull’omelette non ho scuse, riconosco di aver combinato un pasticcio.

Il concorrente che l’ha impressionata di più?

Gilberto. Ha una grande passione dentro. Un fuoco che lo porterà lontano.

Durante l’invention test Guido ha avuto un malore.

All’inizio tutti noi pensavamo: “Se stai davvero così male, perché non lasci il posto a qualcun altro?”. Poi però, conoscendolo, abbiamo scoperto una persona squisita.

Che ci dice dei giudici?

Che mi sarebbe piaciuto sviluppare con loro un rapporto più profondo. Purtroppo non ne ho avuto l’occasione.

Gabriele Gambini

(nella foto Paola Chiaraluce)