Pubblicato il 28/01/2019, 12:05 | Scritto da Hannibal
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Secondo i media, Carlo Freccero in 20 anni è passato da vittima a carnefice

Secondo i media, Carlo Freccero in 20 anni è passato da vittima a carnefice
Il direttore di Rai2, a inizio millennio, rimase schiacciato dall’editto bulgaro di Berlusconi: difeso dalla sinistra e accusato dalla destra. Oggi, invece, in coro lo tacciano di servilismo al nuovo potere. Ma i dati Auditel gli danno ragione.

Carlo Freccero è direttore di Rai2 dal 27 novembre 2018

C’è un elemento socio-politico rilevante nel modo in cui gran parte dei media tratta la nuova Rai2 di Carlo Freccero. Ed è un elemento che ha a che fare con quel mix di snobismo, radicalchicchismo e ideologia, da sempre vizi capitali della stampa italiana.

Bisognerebbe leggere i giornali, da un mese a questa parte, e metterli a confronto con quelli di 18 anni fa, quando la Rai2 di Freccero ospitava Daniele Luttazzi, Michele Santoro e una parte incisiva di quello che è stata la storia della tv italiana degli ultimi 50 anni.

Non è cambiato nulla

La cosa sorprendente è che i titoli sono gli stessi di allora, ma a parti inverse: nel 2002 Freccero era la vittima del regime di Silvio Berlusconi, oggi invece è il carnefice armato dalla dittatura giallo-verde. E sì che il canale in questi due mesi ha assestato qualche colpo a effetto, smuovendo quei dati Auditel che per anni sono stati in coma vigile.

I giornali (molti, a dire la verità, oggi non esistono più), sono i medesimi, però si sono aggiunti al coro delle critiche feroci anche quelli di area PD, vent’anni fa strenui difensori di Freccero durante l’egemonia berlusconiana.

C’è da chiedersi se anche le firme siano le stesse, considerando che in questi 18 anni alcuni sono passati da Il Giornale a La Repubblica, per fare un esempio. Invece no: i nomi sono diversi, ma lo stile è lo stesso.

L’unica conferma è che Carlo Freccero, oggi come allora, si diverte a provocare e a scompaginare certezze e palinsesti, destinati a spettatori ridotti al coma vigile da scelte conservative. Proprio come la Rai2 degli ultimi anni.

 

Hannibal

 

(Nella foto Carlo Freccero)