Massimo Poggio: È il mio anno dei padri, ne ho interpretati tanti e lo sono diventato anche nella vita
Massimo Poggio è tra i protagonisti della docufiction Figli del destino, in onda questa sera su Rai1, realizzata tra scene di finzioni e immagini di repertorio
È la storia di quattro bambini italiani ebrei, vittime dell’orrore e della vergogna delle leggi razziali, che si incrociano con le interviste dei quattro veri protagonisti oggi: Liliana Segre, Tullio Foà, Lia Levi e Guido Cava, tutti vittime della follia nazi-fascista.
Le loro vite vengono stravolte all’improvviso il 5 settembre 1938 quando il Re Vittorio Emanuele III firma le leggi razziali. Da quel momento tutto cambia: per i bambini inizia una vita di discriminazione e umiliazione, paura e sofferenza. Non possono più andare a scuola, i loro genitori perdono il lavoro, le famiglie vengono sconvolte. Ma il peggio deve ancora arrivare.
A Napoli Tullio Foà e sua madre vengono aiutati da un Commissario di Polizia. A Roma Lia Levi e sua madre vengono ospitate in un convento di suore. A Pisa Guido Cava nascosto in campagna, viene salvato da un medico fascista.
La storia di Liliana Segre
A Milano Liliana Segre avrà il destino più credule: deportata con il padre ad Auschwitz, riuscirà a uscirne viva. Quattro destini diversi, segnati dalla nascita, uniti dalla sofferenza, che Francesco Miccichè e Marco Spagnoli hanno trasformato in una docufiction dal titolo Figli del destino, che vede tra i protagonisti Massimo Poggio, Patrizio Rispo, Chiara Bono, Giulia Roberto, Catello Alfonso Di Vuolo, Lorenzo Ciamei e Massimiliano Gallo.
Per Poggio interpretare il padre di Liliana Segre, in un cammino che li porta dritti verso l’orrore non è stato facile e in questa intervista a TvZoom l’attore spiega perché.
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Tiziana Leone
(Nella foto Massimo Poggio)