Il discorso natalizio di Salini, amministratore delegato Rai: Senso di appartenenza
Fabrizio Salini è l’amministratore delegato della Rai
Identità, memoria, innovazione, sfida e rischio. Sono queste le parole chiave che il nuovo amministratore delegato della Rai, Fabrizio Salini, ha pronunciato nel corso del primo brindisi natalizio con dirigenti e dipendenti di tutte le sedi collegate.
Un discorso informale, che TvZoom ha intercettato in esclusiva, rivolto all’innovazione e alle sfide importanti e che ha richiamato il concetto «di squadra e d’identità».
Le parole di Salini
«Alla fine di luglio ho varcato questo cancello e improvvisamente sono stato invaso da una valanga di emozioni e d’immagini – ha detto Salini -. Per la prima volta non ho avuto bisogno di mettermi una maglia aziendale, perché quella maglia l’avevo già, come l’abbiamo tutti qui dentro e anche fuori. Mi sono ricordato le parole del racconto di Tito Stagno del 1969, le immagini di Italia Germania 4 a 3, gli eventi tragici come il rapimento Moro e la strage di Bologna, e tutto questo ha un riferimento comune: la Rai. Il mio vissuto, la mia storia, le mie emozioni, la mia identità appartengono anche alla Rai».
Il contratto di servizio
Salini ha parlato anche del contratto di servizio cui «spesso ci rifacciamo giustamente, ma per noi il contratto è nella nostra quotidianità, perché siamo un’azienda plurale, imparziale e i nostri doveri sono la coesione sociale, l’inclusività, la solidarietà».
Secondo Salini «memoria e identità sono i due elementi che dobbiamo avere sempre accanto e che ci aiuteranno a raccontare il presente e il futuro. Il nostro campo da gioco era all’interno di un telecomando, ora i campi sono tanti, i linguaggi sono diversi. La Rai ha la forza d’affrontare queste sfide e il rischio puntando sulla creatività e l’innovazione».
(Nella foto Fabrizio Salini)