Pubblicato il 18/12/2018, 12:03 | Scritto da Paolo Madeddu

Il singolo di Vasco Rossi è una hit in radio, ma un disastro in classifica

La verità il nuovo singolo di Vasco Rossi

Quello che sta succedendo a Vasco Rossi è un esempio interessante di come funzioni il mercato discografico oggi – e volendo, di come ci siano diversi concetti di successo nel 2018. Perché da un lato c’è una dimostrazione di forza (grazie alle radio e agli stadi), dall’altro ci sono nuove regole delle charts e nuove abitudini del pubblico, che puniscono impietosamente il vecchio leone.

Così si ha il paradosso che in Italia la canzone più suonata dalle radio è un brano che apparentemente il pubblico non vuole sentire. La verità è n.1 nell’airplay nella settimana dal 7 al 13 dicembre, secondo i dati di EarOne, ma è fuori dalla top 100 dei singoli dopo tre settimane secondo la classifica FIMI.

Com’è andato nelle scorse settimane

Vasco Rossi radio

Vasco Rossi il più ascoltato nelle radio

Questo l’andamento del singolo in classifica: entrato al n.6 la settimana in cui è uscito, è sceso al n.46 la settimana dopo, per poi precipitare al n.93 durante la terza e uscire in punta di piedi prima della quarta.

Su Spotify, che è uno dei cardini fondamentali per le hit-parade della nostra era, La verità vanta 1.343.000 riproduzioni in un mese, che non sono poche – però il nuovo singolo di Sfera Ebbasta Popstar per entrare al n.6 ne ha fatte due milioni in una settimana. E visto che siamo sulla pagina della trapstar, la sua Uh ah hey con 1,8 milioni di ascolti è entrata solo al n.8 – quindi diciamo la verità: con questi numeri a Vasco è andata pure bene di essere entrato in top 10.

Naturalmente, tra le possibili spiegazioni c’è il fatto che lo streaming si rivolge a un pubblico più giovane rispetto al target di Vasco Rossi, che è più simile a quello dei grandi network radiofonici – i quali, diffondendo il brano in continuazione, apparentemente non inducono i loro ascoltatori a cercarlo anche sulle piattaforme di streaming.

I risultati su YouTube

Vasco Rossi disco

Vasco Rossi su Twitter

Su YouTube in compenso il video, interpretato dalla rockstar in persona, è stato visto circa 3,3 milioni di volte dal 15 novembre al 15 dicembre. Un buon risultato, pensando che Laura Pausini e Biagio Antonacci ne hanno ottenuti 3,5 dal 23 novembre con Il coraggio di andare (unendo le rispettive fanbase); poi è ovvio che nomi come Maneskin e Sfera Ebbasta, potendo contare sulla voracità di un pubblico che già a 10 anni ha un telefonino e fa salire a dismisura le visualizzazioni, giocano in un altro campionato.

In ogni caso, YouTube, malgrado non sia amato dalle case discografiche (compresa quella di Vasco), perché paga gli artisti molto meno di Spotify e degli altri servizi di streaming, riequilibra un po’ la situazione. Ma certo, mai quanto lo stadio di San Siro prenotato per sei (SEI!!!) concerti nel giugno 2019.

In tutto questo, in un tweet Vasco si commuove per il n.2 nella meno rilevante classifica dei vinili, ottenuto grazie a Ma che cosa vuoi che sia una canzone, ristampato in confezione speciale in occasione del 40ennale del 33 giri (ed entrato al n. 21 nella classifica generale degli album). Evidentemente, quando uno ha venduto milioni di album veri, che cosa vuoi che sia un milione di click.

 

Paolo Madeddu

 

(Nella foto Vasco Rossi)