Pubblicato il 14/12/2018, 19:02 | Scritto da Gabriele Gambini

Anastasio, vincitore di X Factor 12: Mi piace essere frainteso, ma non strumentalizzato

Anastasio, vincitore di X Factor 12: Mi piace essere frainteso, ma non strumentalizzato
«Mi piace a volte essere frainteso. Dal fraintendimento si genera la discussione, il confronto. Ma non mi piace essere strumentalizzato. La strumentalizzazione è una leva vile», dice Anastasio, il rapper cantautore campano ventunenne, fresco vincitore di X Factor 12.

Anastasio: Ho dedicato la vittoria al mio amico Andrea “Il massiccio”, un personaggio davvero forte

«Mi piace a volte essere frainteso. Dal fraintendimento si genera la discussione, il confronto. Ma non mi piace essere strumentalizzato. La strumentalizzazione è una leva vile», dice Anastasio, il rapper cantautore campano ventunenne, fresco vincitore di X Factor 12.

Il suo scopo è accantonare quella che Leo Strauss chiamava reductio ad hitlerum, la fallacia logica nel contestare un interlocutore in quanto interlocutore, senza entrare nel merito della valenza di una sua idea. «Ho messo like alle pagine di Trump e di alcuni partiti. E allora? Non significa che li sostenga. Spesso mi tengo informato grazie ai social, voglio leggere le opinioni di tutti, contestarle e approvarle nel merito di esse, senza mettermi i paraocchi su chi sostiene che cosa. Del resto, siamo in un periodo di confusione politica profonda, gli stessi eredi della sinistra di oggi sostengono logiche ultraliberiste un tempo impensabili».

La dedica all’amico

Fine della bagarre partitica. C’è la vittoria nel talent show targato Sky e FremantleMedia da festeggiare: «Quando ho cantato The Wall e ho udito le urla del pubblico, ho capito che avrei potuto vincere». Ci sono dediche da fare: «Dal palco ho dedicato la vittoria a Andrea detto Il Massiccio. È un caro amico dotato di un soprannome che gli si attaglia in pieno. È davvero un tipo massiccio in tutto. A cominciare dal ping-pong: batterlo è impossibile». Poi c’è il tatuaggio (finto) dedicato a Maradona«Genio e sregolatezza. Come Napoli».

I riferimenti musicali per i suoi componimenti sono tanti, a cominciare da Fabrizio De Andrè e Caparezza. «Scrivo i pezzi di getto, parto da un’idea, da un concetto e ci lavoro su. Oggi è uscito un EP. Ho inserito tre inediti rappresentativi. Autunno con i Bowland per me è una chicca, Un adolescente racconta gli sbagli e le ribellioni adolescenziali».

Il ruolo di Mara Maionchi

Mara Maionchi ha giocato un ruolo decisivo. «Ma stimo anche Lodo Guenzi, mi piace la sua scrittura. Così come quella del primo Fedez».

Anastasio si gode il successo con la politica dei piccoli passi: «Sanremo? Vedremo nel futuro. Vorrei anche mettere le mie qualità di autore al servizio di altri cantanti».

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Gabriele Gambini

 

(Nella foto Anastasio)