Pubblicato il 07/12/2018, 19:03 | Scritto da Gabriele Gambini

Martina Attili, X-Factor 12: Sogno Sanremo, Manuel Agnelli mi ricorda mio padre

Martina Attili, X-Factor 12: Sogno Sanremo, Manuel Agnelli mi ricorda mio padre
Eliminata nelle semifinali di X-Factor 12, Martina Attili parla di tutto: del futuro, del suo rapporto con la musica, del percorso di gara e delle scelte fatte.

Martina Attili: A volte ho ancora paura di essere felice

 

Dalla normalità si può anche guarire, non è una malattia mortale. Sembra voler rispondere così, Martina Attili, a quanti pongono l’accento sulle sue peculiarità – poco importa se estetiche o comportamentali – a scapito delle sue qualità canore. Che ci sono, nonostante l’eliminazione nella semifinale di X-Factor 12. La diciassettenne che quando suona il piano somiglia a una di quelle bamboline vittoriane immaginate un po’ da Tim Burton, un po’ da Lewis Carroll, oggi sogna un musical e, soprattutto, Sanremo.

Dispiaciuta per l’eliminazione?

Se sono stata eliminata è perché doveva andare così, accetto il verdetto con serenità.

Hai un’esperienza di studio anche legata alla recitazione.

Ho un diploma di recitazione cinematografica e ho partecipato a musical, ma preferisco cantare. A recitare sono una capra.

Il tuo personaggio si è forgiato di puntata in puntata, costruendo molte aspettative attorno a sé, soprattutto dopo il tuo inedito, Cherofobia.

Non mi aspettavo quel successo. In seguito ho sbagliato un paio di esibizioni e ho perso la fiducia di alcune persone. Ci sta. Ho diciassette anni, un’età irripetibile, dove sbagliare fa parte del gioco. Voglio fare la cantautrice e migliorarmi.

La scelta di cantare The Climb di Miley Cyrus è stata criticata da alcuni.

Risceglierei quel brano. Non sono d’accordo col commento di Fedez sull’esibizione, i miei diciassette anni, come detto, voglio mostrarli tutti. Il brano durante le prove funzionava, l’avevo eseguito bene. Durante i live è scattata l’emozione.

Ti annoia essere definita per il tuo aspetto?

Non so in base a cosa la gente definisca una persona “strana” o “normale”, ma è qualcosa di noioso, non mi appassiona. Mi piacerebbe che ci si concentrasse sulla mia voce, sul timbro. La verità è che quando la musica finisce sono molto più vulnerabile.

Hai scritto diversi pezzi.

Avrei già due album pronti. L’ultimo spero possa contenere l’essenza di ciò che mi piacerebbe portare a Sanremo in futuro. Sanremo è un grande sogno per me.

Di che cosa parlano le ultime canzoni che hai scritto?

Di problemi adolescenziali, di problemi mentali, di attacchi di panico. Ma ho anche scritto un brano che si chiama Arianna, più divertente e allegro.

Hai superato la paura di essere felice?

Forse sì, ma rimane in alcuni miei atteggiamenti inconsci. Un po’ come la paura dei ragni.

Manuel Agnelli ha annunciato che questa sarà la sua ultima edizione di X-Factor.

Lo supporto in tutte le sue scelte, come lui ha fatto con me. Manuel mi ricorda mio padre. Mi sono trovata molto bene anche con Lodo Guenzi, ogni tanto veniva a suonare il pianoforte con me.

Tra le tue passioni musicali, hai indicato Renato Zero.

I miei genitori facevano gli animatori. Mio padre talvolta imitava Renato Zero. La passione è nata da lì. Amo molto anche Fabrizio De Andrè per la sua capacità di rappresentare determinate situazioni.

Mai pensato di tornare a recitare in un musical?

Se accadesse, mi piacerebbe fosse Peter Pan o Billy Elliott.

Gabriele Gambini

(nella foto Martina Attili)