Pubblicato il 03/12/2018, 19:01 | Scritto da Gabriele Gambini

Lorenzo Patanè: Il mio Robert di Tempesta d’amore, schietto e amante della giustizia

Lorenzo Patanè: “Il segreto del successo di Tempesta d’amore sta nel curare i piccoli dettagli giorno dopo giorno, imbastendo una sceneggiatura credibile, capace di guardare a orizzonti lontani”

Difficile classificare con i termini giusti il fenomeno Tempesta d’amore. Soap opera tedesca che si richiama allo sturm und drang più puro, pennella i suoi intrecci attorno all’Hotel Fùrsternhof, albergo bavarese teatro di amori, sotterfugi, intrighi: il classico melò in forma di accattivante polpettone con linguaggio schietto e colpi di scena.

Tiene inchiodato un pubblico fanatico e leale. In Italia la soap prodotta da Bavaria Fernesehenproduktion GmbH va in onda alle 19.55 su Rete4, da lunedì al sabato, dal 2007, registrando una media del 5,4% sul pubblico femminile, ma incrementando la propria performance di anno in anno anche sugli uomini dai 25 ai 44 anni. Per dare qualche numero.

Dall’inizio delle riprese (correva l’anno 2005), Tempesta d’amore è stata venduta in 20 Paesi, nelle storie raccontate si sono formati 44 matrimoni, ci sono stati 23 divorzi, 40 personaggi sono morti, di cui 15 assassinati, 11 hanno interpretato il ruolo di cattivo della stagione, sono avvenuti 17 sequestri di persona, 264 volte i protagonisti hanno sognato mentre dormivano, e i baci sono stati 8000. Un mix tra un bollettino della Questura, il canovaccio di una storia d’amore turbolenta, il lettino di uno psicanalista. Gli ingredienti che piacciono agli spettatori.

Lorenzo Patanè

Tra i protagonisti, spicca l’italiano Lorenzo Patanè, siciliano classe 1976, traferitosi in Germania quando era piccolo, attivo sul piccolo schermo sia in lingua tedesca, sia da noi. Entrato in Tempesta d’amore nel 2007, è poi uscito di scena nel 2008 per dedicarsi ad altri progetti: «Ho sviluppato altri progetti anche in Italia, poi sono tornato nel 2010, più maturo, scoprendo di me lati nuovi, conferendoli al mio personaggio».

In Italia ha lavorato sul set di Agrodolce, ha collaborato coi The Jackal. Era nel cast del film di Ridley Scott Tutti i soldi del mondo.

La serie

Lorenzo Patanè interpreta il ruolo di Robert Saalfeld. L’uomo, figlio di Werner e Charlotte Saalfeld, è sposato con Eva, con la quale ha avuto una figlia di nome Valentina. Robert è cresciuto al Fürstenhof e, diventatone chef, ha conquistato la prima stella per il raffinato ristorante dell’hotel.

Dopo aver trovato l’amore della sua vita al Fürstenhof, Robert si è traferito a Verona con moglie e figlia per aprire un proprio ristorante. Ma, quando gli anziani genitori si concedono una lunga vacanza in Africa (in seguito ad un periodo in carcere per Charlotte), Robert tornerà al Fürstenhof per gestirne le azioni.

Robert è costretto ad usare queste azioni per sostenere la battaglia per il controllo dell’hotel. Una la lotta per il potere al Fürstenhof porterà alla luce questioni impensabili. Robert ha sempre il sostegno di Eva, anche se l’impegno per far funzionare il matrimonio non è cosa da poco.

Le prospettive

«Il segreto del successo di Tempesta d’amore sta nel saper curare i piccoli dettagli giorno dopo giorno, imbastendo una sceneggiatura credibile, capace di guardare a orizzonti lontani», dice Patanè.

Ai nostri microfoni, l’attore racconta lo sviluppo del suo personaggio, spiega come si fa a evitare l’etichettatura della lunga serialità e indica le differenze tra il lavoro su un set tedesco e su uno italiano.

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Gabriele Gambini

 

(Nella foto Lorenzo Patanè)