Pubblicato il 30/11/2018, 19:01 | Scritto da Gabriele Gambini

X Factor 12, Sherol: Spero vinca Luna, il mio inedito mi ha aiutata a superare l’ansia

X Factor 12, Sherol: Spero vinca Luna, il mio inedito mi ha aiutata a superare l’ansia
Si conclude l'avventura di Sherol a X Factor 12. La concorrente della squadra di Manuel Agnelli racconta il suo percorso, parla dei giudici e scommette sul potenziale vincitore.

Sherol: Forse Leo Gassmann è un artista ancora da scoprire. Io ci ho messo l’anima, ma di me si sapeva già tutto

Sembrava un po’ l’avventura della protagonista di uno shojo manga (i fumetti giapponesi per un pubblico femminile), quella di Sherol Dos Santos a X Factor 12. Partita col vento in poppa, la sua esibizione ai Bootcamp aveva commosso il suo giudice di riferimento, Manuel Agnelli, e fatto incetta di visualizzazioni su YouTube. Ma i cuori metaforici con cui i fan l’hanno sostenuta si sono infranti al ballottaggio di ieri, 29 novembre, contro Leo Gassmann. Sherol è uscita. Niente lacrime, però.

Ora che cosa succede?

Succede che faccio il tifo per Luna. Canta, balla, suona il pianoforte, rappa. E ha solo 16 anni! Se continua così, tra dieci anni diventa un mostro di bravura.

Ai Bootcamp hai commosso Manuel Agnelli. Sentivi il peso dell’aspettativa su di te?

Non vivevo la pressione. Sai, quando sali sul palco non ti preoccupi troppo di capire che cosa stai facendo. Solo dopo, quando ti rivedi in tv, soprattutto quando ti accorgi di quanto pubblico avevi di fronte durante una tua esibizione, le gambe iniziano a tremare.

Che cosa ha significato per te X-Factor?

Vincere la timidezza. Capire i miei limiti e eventualmente superarli. Sperimentare generi musicali diversi e imparare a padroneggiarli.

C’è chi ha criticato le assegnazioni di Manuel Agnelli, sostenendo abbia virato un po’ troppo sul classico.

Manuel ha fatto del suo meglio. Sono soddisfatta del mio percorso. Mi ha assegnato alcuni brani classici per dimostrare la mia versatilità. Ma mi ha anche suggerito canzoni totalmente nelle mie corde.

Potendo tornare indietro?

Rifarei tutto quanto. Forse in modo meno ansioso, ma l’ansia è un tratto distintivo del mio carattere.

Perché il pubblico ha salvato Leo Gassmann?

Forse perché lui è un artista ancora da scoprire. Io ci ho messo l’anima, ma di me si sapeva già quasi tutto.

Tra voi concorrenti c’era competizione?

No. Eravamo uniti e solidali l’uno con l’altro. C’era maggiore competizione tra i giudici.

A proposito dei giudici. Descriviamoli.

Lodo Guenzi è gentile e simpatico, Manuel Agnelli sincero, pure troppo sincero, Fedez è creativo, Mara Maionchi una professionista impeccabile.

Che cosa ti fa venire in mente il tuo inedito?

Quando lo canto, penso a come la musica sia in grado di esorcizzare mostri e paure che albergano dentro di noi.

Gabriele Gambini

 

(Nella foto Sherol)