Pubblicato il 21/11/2018, 18:03 | Scritto da Paolo Madeddu

Il mistero Francesco De Gregori in arrivo su Rai3

Francesco De Gregori: “Qualcuno, dopo aver visto il film in anteprima mi ha già detto: ‘Come al solito non si capisce che pesce sei’. Eppure credo di essere quel pesce lì. Forse il film apre la finestra su un mistero e non lo risolve”

Così Francesco De Gregori presenta Vero dal vivo, il film-documentario di Daniele Barraco sul tour invernale del 2017, che Rai3 trasmetterà in prima serata sabato 1 dicembre (ore 21.40).

Con queste premesse non ci sarà da stupirsi se anche dopo un’ora e mezza di immagini, di dettagli e riprese dietro le quinte, per di più in una fase della sua vita in cui il cantautore è insolitamente aperto rispetto al passato (si mostra addirittura senza cappello e senza barba) la sensazione prevalente sarà quella di aver riascoltato una delle sue canzoni più emblematiche e recenti, una rivendicazione del proprio distacco dalla propria icona di cantautore: Guarda che non sono io.

Non è un film musicale

Un brano che ovviamente non si ascolterà durante il film, come tanti altri – perché, come avverte l’artista romano, «Non è un film musicale, si sentiranno solo tre canzoni. In effetti più che la storia di un tour è la storia di un viaggio in Europa e in America, a Parigi, Monaco, Londra, New York. Il regista non è stato invasivo, è stato come una mosca sul muro a osservare e filmare».

La sensazione è che Barraco, giovane fotografo e film-maker, lo abbia ritratto come un Maestro d’altri tempi, un pittore che lavora alla sua opera in perenne lavorazione, attorniato dalla sua “scuola”, i musicisti che lavorano con lui.

De Gregori per la prima volta si racconta intimamente

In ogni caso, malgrado quel velo di soggezione che mette persino ai suoi fan, il Principe è oggettivamente meno schivo e sfuggente rispetto agli anni della gioventù. Forse è la voglia di musica, quella che lui descrive come “bulimia musicale”.

Alla quale ha deciso di dare nuovamente forma con un ulteriore tour che lo porterà a due estremi opposti: da giugno a settembre, diverse date nelle classiche “splendide cornici” (come il Teatro greco di Taormina, l’Arena di Verona, le Mura di Lucca per il Summer Festival); dall’altro una ventina di concerti per un pubblico ristrettissimo (230 persone), sera dopo sera al Teatro Garbatella di Roma, dal 28 febbraio al 27 marzo.

Il tour del Principe

Nei primi, denominati Greatest Hits Live, i grandi successi in chiave sinfonica con tanto di orchestra. Nei secondi, chiamati Off the record, una scaletta fluida con brani rimasti seminascosti tra le pieghe della sua carriera.

«Non so ancora cosa suonerò, decideremo lì per lì. E magari qualche pezzo che non ricordo benissimo e forse non verrà perfettamente, ma nessuno mi picchierà per questo. Almeno spero… Mi interessava fare dei concerti confidenziali, con atmosfera domestica, complice, per il pubblico che non viene ai miei concerti per Generale e La donna cannone, anzi magari non ne può più di sentirle ogni volta».

 

Paolo Madeddu

 

(Nella foto Francesco De Gregori)