Pubblicato il 16/11/2018, 19:03 | Scritto da Gabriele Gambini

Seveso Casino Palace, X-Factor: Lodo Guenzi un simpatico coniglietto, ora tifiamo Bowland

Seveso Casino Palace, X-Factor: Lodo Guenzi un simpatico coniglietto, ora tifiamo Bowland
Intervista ai freschi eliminati dai live di X-Factor 12, usciti al Tilt dopo essersela giocata fino all'ultimo con Noemi. Dal rapporto coi giudici all'inedito mancato per un soffio, fino al pronostico sul vincitore.

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Piccolo suggerimento per Lodo Guenzi. Sui social ha esibito una maglietta su cui campeggiava la scritta: Voglio un sosia. Settimana prossima potrebbe indossarne un’altra. Magari con la scritta: Sono un simpatico coniglietto. La definizione non è di chi scrive, ma dei Seveso Casino Palace, rockettara band fresca di eliminazione dal live di X-Factor 12 (ogni giovedì in prima serata su Sky Uno, prodotto da FremantleMedia Italia), che stravede per il suo giudice di riferimento.

Promuovete a pieni voti Lodo Guenzi.

Lodo è stato perfetto. Competente e presente. Con lui abbiamo affrontato la fase cruciale dei live. Voleva che ci mettessimo sempre in gioco, ha condiviso le sue scelte con noi, ci ha accompagnati passo dopo passo senza abbandonarci nemmeno per un secondo.

Manuel Agnelli invece vi ha punzecchiati sulla vostra identità, a suo dire non del tutto definita.

Non ci ha ferito. X-Factor ha le dinamiche di un gioco, ci sta il portare a casa commenti di vario genere, specie se costruttivi. Manuel ha sempre fatto osservazioni intelligenti nei nostri confronti. A nostra discolpa possiamo dire che la vera identità di una band emerge durante l’esecuzione dell’inedito. Purtroppo l’opportunità ci è sfuggita di un soffio.

Avete perso al Tilt con Noemi. Tuttavia il vostro inedito è pronto.

Sarà in inglese e sarà sperimentale. Vi piacerà.

Con gli altri giudici come è andata?

Consideriamo importantissimo il parere di Mara Maionchi, la signora della discografia. Il fatto che non ci abbia mai demoliti, anzi, ci abbia incoraggiati, per noi è rinfrancante. Fedez è schietto. Dice le cose pane al pane, vino al vino. Manuel sa giocare con intelligenza e dal vivo è un gran figo.

Un auspicio per la vittoria finale?

Forza Bowland! Sono i nostri compagni di team, sarebbe bellissimo se vincessero loro. Però quest’anno il livello di X-Factor è davvero alto.

Un livello più impegnativo degli anni scorsi?

Elevatissimo. Forse il più elevato di sempre. Chiunque potrebbe uscire non sfigurando mai. Tutti sono preparati e forti.

Gli aspetti competitivi emergevano durante la convivenza nel loft?

No. Innanzitutto perché la musica è condivisione, la competizione, per parafrasare Lodo, la lasciamo ai cavalli (ridono, ndr). Poi perché la vera sfida di ciascuno è stata con se stesso, più che con gli altri. Nel loft ci siamo divertiti.

Qualche aneddoto da loft?

Sherol racconta barzellette zozze, Saeed russa, Luna ogni tanto “smatta” in maniera assai divertente.

Per voi che cosa accadrà ora?

Progetteremo il nostro futuro da musicisti. Vorremmo lavorare con Big Fish.

Le differenze tra la partecipazione a X-Factor per una band e per un cantante singolo?

Sono approcci del tutto diversi. Una band deve prestare molta attenzione agli strumenti durante la fase live.

Ripensate al vostro percorso.

Sembra tutto irreale e bellissimo. Guardiamo al futuro. Voltandoci indietro, ci rivediamo agli albori della nostra amicizia, quando Alessandro, il batterista, ci ha fatti conoscere reciprocamente. Il nostro primo viaggio assieme è stato in un agriturismo. Ha cementato la nostra unione.

Gabriele Gambini

(nella foto i Seveso Casino Palace)