Pubblicato il 07/11/2018, 19:03 | Scritto da Gabriele Gambini

Arriva Hairmaster su La5 con il guru del capello Rossano Ferretti

Marco Costa, direttore reti tematiche Mediaset: Hairmaster rappresenta una novità interessante nel panorama delle proposte di rete

Nel 2015 Discovery ci aveva provato con Hair, talent show per aspiranti parrucchieri condotto da Costantino Della Gherardesca, ma fu un mezzo flop. Troppa la sindrome competitiva, poco quella educativa. E però occuparsi della cura del capello, fornire una consulenza professionale da specialista, è qualcosa che ha molto a che fare col sociale e poco con le sfide che solleticano l’ego del singolo artiere delle forbici. Parola di Rossano Ferretti, guru dell’hair styling mondiale: ha curato l’acconciatura di Kate Middleton, David Beckham, Al Pacino, Lady Gaga. Ha aperto saloni a Londra, Dubai, New York. «Sono partito da Parma e arrivato a Londra ai tempi in cui, quando si vedeva un lavoratore italiano, si usava dirgli: “Pizzaiolo di merda”».

HAIRMASTER

I capelli in tv tornano protagonisti con Hairmaster. Branded content realizzato da Dry Media per Wella Professional, in collaborazione con la Direzione Intrattenimento RTI e Publitalia Branded Entertainment, andrà in onda da mercoledì 14 novembre su LA5 per quattro puntate. Al centro di ogni puntata della rete tematica Mediaset diretta da Marco Costa, alcuni saloni di bellezza italiani: ognuno di loro si sfida per il titolo di HairMaster della zona. Milano, Padova, Verona, Vicenza, Numana, Camerano, Jesi, Roma. In ogni appuntamento, tre concorrenti vengono giudicati secondo tre categorie: salone, customer care e tecnica. A siglare l’esito della gara è Rossano Ferretti. Premio finale per ogni vincitore, un Master Wella Generation Lab, ovvero un’esperienza formativa guidata dallo stesso Ferretti con il suo team artistico.

DALLA CUCINA ALLA BELLEZZA

Le aspettative sono alte sia intorno ai numeri per LA5 – ci sono i presupposti per incuriosire un pubblico non solo femminile – sia per il mestiere di parrucchiere in Italia. Qualcosa che ha a che fare con il mettersi al servizio di un cliente, servirlo senza esserne servo. Un po’ come accade da diversi anni al mestiere di chef, diventato in poco tempo fulcro narrativo dell’universo gastronomico con redditizie conseguenze per il mondo del lifestyle. «Pensateci bene», osserva Ferretti, «in Italia il consumatore medio sa tutto di trattamento della pelle, di cibo e nutrizione, ma poco della cura dei capelli. La chiave del racconto sarà drenare gli aspetti competitivi delle puntate, e valorizzare quelli formativi. Insistendo su come si passa dalla qualifica di parrucchiere a quella di hair director, che è un po’ come passare da cuoco a chef. Ascoltando la clientela, modellando la propria competenza specialistica sulle esigenze del singolo cliente, frutto di un giusto mix tra aspirazioni individuali e cultura del territorio in cui si vive. Gusti e aspettative a Roma saranno diversi rispetto a Milano, Milano sarà diversa dal Veneto, e così via. Nell’era della valorizzazione dell’individuo, l’estetica diventa lo strumento per indagare le personalità e capire come dar loro sbocco proficuo».

IL PROBLEMA ITALIANO

«In Italia mancano scuole pubbliche per preparare i giovani al mestiere. Un lavoro di umili estrazioni ma di grande tradizione. Se un giovane desiderasse diventare avvocato o chef, avrebbe a disposizione scuole certificate. Se volesse diventare esperto consulente nella cura del capello e dell’acconciatura, non avrebbe le stesse possibilità. Si tratta di una questione culturale, negli altri Paesi non è così. Lo scopo del programma è fornire una presa di coscienza a tutela del consumatore», prosegue Ferretti. Che se la prende anche con quei saloni femminili che propongono prezzi discount: «Se mangio cibo di qualità è perché chiedo ingredienti di qualità e quella qualità sono disposto a pagarla. La moda dei saloni a prezzi stracciati danneggia il consumatore, lo priva di un personale qualificato a sua disposizione e degli strumenti migliori, e danneggia pure il mercato».

LA MODA MASCHILE

Oggi però bellezza non significa solo acconciature per donne. «Il fenomeno delle barberie è in forte crescita, si tratta della riscoperta di un mestiere tradizionale. Rielaborato con i crismi di oggi, che prevedono uomini non più timorosi di curare sé stessi. Anche lì, resta da trovare il giusto equilibrio tra qualità e prezzo, senza eccessi», conclude Ferretti. Nipote di parrucchieri, sa benissimo che cosa significhi mettersi in ascolto di un cliente. Vip o no, poco importa. «Ma quando ho curato l’acconciatura di Al Pacino durante una sua visita a Roma, è rimasto così colpito che a un giornalista di New York ha riferito che io sono stata una delle sorprese più piacevoli del suo soggiorno italiano».

 

Gabriele Gambini

 

(Nella foto Rossano Ferretti)