Pubblicato il 26/10/2018, 19:01 | Scritto da Gabriele Gambini

Matteo Costanzo, X-Factor: Manuel Agnelli si sbaglia, di personalità ne ho da vendere

Matteo Costanzo, X-Factor: Manuel Agnelli si sbaglia, di personalità ne ho da vendere
Il primo eliminato dai live di X-Factor è il venticinquenne romano della squadra Over di Fedez. Con TvZoom ha parlato della gara, del rapporto coi giudici e del futuro. Sui concorrenti dice: "Faccio il tifo per Anastasio, Bowland e Luna".

Matteo Costanzo in carriera ha collaborato con Syria, Briga, Lorenzo Fragola e Gemitaiz

L’hanno paragonato a Jon Snow. Al Libanese di Romanzo Criminale. Questo sui social. Nel loft di X-Factor, Matteo Costanzo, venticinque anni, era il papà dei concorrenti: «Li sgridavo quando non sparecchiavano, ho urlato quando è arrivato il cibo e i più giovani si sono avventati sui cestini. Sa perché?».

Perché?

Perché stare nel loft è come stare in famiglia. Sono gli stessi meccanismi. Io ero il fratello maggiore, quello con compiti di controllo. E di rimprovero, a volte.

Un ruolo di personalità.

Manuel Agnelli sostiene io ne abbia poca.

Le ha dato fastidio?

Ho accettato di buon grado tutte le critiche. Aiutano a crescere. Ma sulla personalità, Manuel, mi sarebbe piaciuto farti cambiare idea.

Invece è uscito al primo live. Una bella sfiga.

L’assegnazione del mash up di Kanye West è stata interessante, ma non in linea col mio percorso. Io avevo in mente altro.

Che brano?

Whole Lotta Love dei Led Zeppelin. Poi magari sarei stato eliminato lo stesso.

Le è piaciuto il debutto di Lodo Guenzi?

Lodo è simpatico e schietto. In generale, la mia stima verso tutti e quattro i giudici rimane elevata.

Chi vince?

Anastasio è bravissimo, mi piacerebbe collaborare con lui. Poi apprezzo i Bowland. E Luna. Una vera popstar.

Gabriele Gambini

(nella foto Matteo Costanzo)