Il Foglio vuole una Rai come Boris, serie tv voluta da Salini in Fox

Claudio Cerasa de Il Foglio vuole una Rai come Boris

Una Rai sul modello Marcello Foa o sul modello Renè Ferretti? È la curiosa domanda che si pone Claudio Cerasa su Il Foglio di oggi invitando il direttore generale Rai, Fabrizio Salini, a seguire il modello Boris, la serie tv prodotta tra il 2007 e il 2010 da Wilder per Fox che raccontava il dietro le quinte di un set televisivo italiano (Renè Ferretti era il nome del personaggio che aveva il ruolo del regista della serie tv, impersonato da Francesco Pannofino).

Cosa dice Il Foglio

Secondo Il Foglio, infatti, «l’unica cosa che servirebbe oggi alla Rai è di lasciare a Foa il monopolio dei tweet, delle celebrazioni dei rastrellamenti, delle cene sataniche di Hillary Cinton a base di mestruo, sperma e latte di donna, e provare a importare in Rai l’unico modello possibile di televisione che le permetterebbe di fare quello che il governo del cambiamento ha mostrato di non saper fare: ragionare non per smantellare il passato, ma per programmare il futuro».

La Rai deve competere con Amazon e Netflix

Quindi, come fece Boris, lavorare per «conquistare una platea completamente diversa rispetto a quella tradizionale delle tv, dando fiducia all’intelligenza del pubblico con facce nuova, comicità moderna, sceneggiature da leccarsi i baffi», perché l’obiettivo prioritario della Rai dovrebbe essere «fare concorrenza più alle offerte di Netflix, Amazon e YouTube che alla Rai del Pd».

Unica dimenticanza (non sappiamo se voluta) del direttore del Foglio: fu proprio Salini, nel ruolo di vice president channels di Fox Italia, a portare nel 2007 Boris in tv.

Hannibal

(Nella foto Boris)