Pubblicato il 09/10/2018, 19:01 | Scritto da Gabriele Gambini

Miracle Tunes: live action d’ispirazione giapponese con Michelle Hunziker e Angelo Pintus come guest star

Miracle Tunes: live action d’ispirazione giapponese con Michelle Hunziker e Angelo Pintus come guest star
Con la regia di Roberto Cenci e la produzione ShowLab, Miracle Tunes è un live action italiano girato tra Italia e Spagna, adattamento nostrano dell'originale giapponese. Andrà in onda su Boing e Cartoonito e promette di conquistare il pubblico pre adolescenziale femminile.

Miracle Tunes è diretto da Roberto Cenci, andrà in onda in anteprima il 13 ottobre alle 21 su Boing, il 14 ottobre su Cartoonito e, dal 19 ottobre, ogni venerdì, sabato e domenica alle 21.00 su Cartoonito

Nato in Giappone come live action di genere shojo (nel Sol Levante sono i prodotti d’intrattenimento destinati a un target giovane femminile, a differenza degli shonen, riservati ai maschi), Miracle Tunes arriva su Boing (canale 40 del DTT) e Cartoonito (canale 46 del DTT) in un adattamento tutto italiano, girato in Spagna, prodotto da Showlab, diretto dall’esperto Roberto Cenci, con Michelle Hunziker, Angelo Pintus e Leonardo De Carli nelle vesti di guest star.

Se si dovesse pensare a un raffronto, i rimandi all’immaginario dell’onda lunga nipponica sono tanti: c’è un po’ di quel che fu SailorMoon, una spruzzata dell’Incantevole Creamy, qualcosa di Yattaman. Non scordando, uscendo dal Giappone e pensando al passato recente, titoli come Violetta e le Winx.

Il presupposto è efficace: la Dea della Musica (interpretata da Michelle Hunziker), custode dei Gioielli della Musica, strumenti attraverso i quali è possibile diffondere sulla Terra melodie piacevoli e positive, è minacciata dalle trame oscure di Demon (Angelo Pintus) e dei suoi scherani, decisi a far precipitare il mondo nel silenzio.

Per questa ragione, decide di inviare sul pianeta tre piccoli aiutanti, Rocky, Poppun e Benji, che formeranno tre guerriere del bene, le Miracle Tunes del titolo, Emily, Julie e Jasmine (interpretate dalle spigliate quattordicenni Giulia Salemi, Emily Shaqiri e Jasmine Roberta Molinaro), popstar nella vita reale e superoine in incognito intente a combattere il male a suon di sette note. Accanto a loro, di volta in volta, tanti personaggi coinvolti in sottotrame a intreccio.

Il risultato è uno show coloratissimo, ricco di note e di coreografie già pronte per essere imitate dalle spettatrici, con 51 episodi da 25 minuti che si ispirano all’originale giapponese, ma lo rivisitano in chiave europea: «Rispetto alla versione originale abbiamo aggiunto tanta musica in più, credo che la musica sia l’elemento vincente della serie», commenta Roberto Cenci, che quando ha intuito la portata deflagrante del progetto non si è tirato indietro:

«Sono stato folgorato. Sono un istintivo, nella mia vita ho sempre cercato di fare cose che mancassero nel mercato in quel momento. Ti lascio una canzone è un esempio. Qui è stato più semplice perché la serie esisteva già. Ma l’adattamento è italiano e i produttori giapponesi sono stati entusiasti nel vedere come l’abbiamo realizzato in soli quattro mesi di lavoro. Se riusciremo a sfondare nel mercato europeo sarà una punta di orgoglio nazionale».

Le possibilità sono concrete. Accanto all’immaginario valoriale ad alto tasso di immedesimazione che esalta la musica, la danza e la solidarietà tra giovani, c’è il sincretismo tra la cultura degli “idol” (le popstar per adolescenti dell’estremo oriente) e le costumanze occidentali, sganciato dallo stantìo repertorio che la retorica anglosassone di solito impone alla tv.

Non mancheranno supporti di merchandising: la Giochi Preziosi ha già pronta una collezione di giocattoli griffati Miracle Tunes e le canzoni – tutte composte appositamente per il live action – saranno disponibili in diverse tracce. «Organizzeremo eventi dal vivo per lanciare le puntate, il primo sarà a Genova, per stare vicino agli abitanti dopo la recente tragedia, dimostrando che la musica può davvero vincere il male», conclude Cenci.

Gabriele Gambini

(nella foto le Miracle Tunes)