Pubblicato il 08/10/2018, 18:04 | Scritto da H. Maltese
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Come si fa la reunion dei Nirvana senza Kurt Cobain?

Al Cal Jam Festival i superstiti dei Nirvana si sono riuniti

Lo scorso weekend, nell’ambito del Cal Jam festival 2018 – che i Foo Fighters organizzano ogni anno, negli Usa – si è svolta quella che da giorni la stampa specializzata di tutto il mondo presentava come reunion dei Nirvana. Capisco che i titoli devono attirare, che il numero di caratteri utilizzabili nei campi dedicati è spesso ridotto, che le reunion vanno più di moda del nero (che fa fine, smagrisce, non impegna, va bene con tutto ed è evergreen), ma l’importanza delle parole non va sottovalutata.

Perché se uno legge «reunion» si aspetta di rivedere una band così come l’aveva lasciata o quasi, invecchiata di sicuro, ma non senza il personaggio chiave. Per fare un esempio: ve la ricordata la reunion dei Doors senza Jim Morrison, con Ian Astbury dei Cult alla voce, di un po’ d’anni fa? Ecco.

E allora, che reunion è quella dei Nirvana senza Kurt Cobain? Semplice: non è e non sarà mai una reunion. Al massimo un tributo, un omaggio. Anche perché per una vera reunion si dovrebbe sconfinare nel paranormale come minimo.

Detto questo, beccatevi pure un video di quest’esibizione dei Nirvana superstiti, aiutati da Joan JettJohn McCauley. E facciamoci il piacere di non chiamare reunion queste faccende.

 

H. Maltese

 

(Nella foto Kurt Cobain)