Pubblicato il 25/09/2018, 16:05 | Scritto da Tiziana Leone

Amadeus: Non do mai per scontato il successo e dai social preferisco starne lontano

Amadeus torna questa sera su Rai2 con Stasera tutto è possibile. In studio gli ospiti Raul Cremona, Mago Forest, Giovanna Civitillo, Nathalie Guetta, Michele La Ginestra, Mariano Bruno e Francesco Paolantoni

Macchina. Autostrada Roma-Napoli. Amadeus ci risponde al telefono. “Sto andando a Napoli per Stasera tutto è possibile».

Il programma torna stasera su Rai2, novità in vista?

 «Di anno in anno alcuni giochi vengono rinnovati, ma non mancherà  la stanza inclinata, caratteristica principale di questo varietà/intrattenimento allegro. Avrò una compagnia di amici molto allargata».

Una compagnia di amici che tornerà in ogni puntata?

«Sì, metterò insieme quindici o venti persone che si possano alternare nel corso del programma. Da noi non possono venire gli ospiti tradizionali, abbiamo bisogno di chi è in grado davvero di improvvisare».

E’ un format francese. Quando l’hai visto la prima volta hai pensato che potesse funzionare anche in Italia?

«Circa dieci anni fa, ero a Parigi, ho acceso la tv e ho visto questo programma che ho trovato fortissimo. Mi sono subito chiesto se non fosse tropo folle per la nostra tv, non c’è gara, non c’è un vincitore, non c’è giuria, non è un reality, non c’è nessun motivo se non il divertimento. Quando Angelo Teodoli, all’epoca direttore di Raidue, me lo propose, saltai di gioia».  

Il fatto che venga già da tre edizioni di successo ti tranquillizza?

«No, affatto. Non do mai per scontato nulla, ma questo vale per tutto quello che faccio. Certo il fatto che ci sia affezione da parte del pubblico fa ben sperare, ma  sono consapevole di avere una controprogrammazione forte sia da Mediaset che su Raiuno. Non parto con la preoccupazione, perché di carattere non sono così, ma neanche con la presunzione di dire tanto va bene. Anzi, ci vuole sempre tanta cura per un programma che parte bene, perché poi va consolidato nel tempo».

Tra i tanti amici che sono venuti a giocare con te nelle scorse edizioni, chi ti ha stupito di più?

«Conosco da tempo la maggior parte degli amici che sono venuti ospiti. Per fare il programma non servono i grandi nomi, anzi lo stesso ideatore del format mi ha consigliato di evitarli, perché nel nostro programma c’è bisogno di gente disposta a buttarsi per terra, a scherzare e ridere come fosse un villaggio turistico».

A proposito di amici, ne hai nel mondo dello spettacolo?

«Diciamo che ho tante persone con cui ho un ottimo rapporto, ma in genere tendo a non frequentare i miei colleghi dello spettacolo fuori dal nostro mondo. Ognuno di noi ha la propria famiglia, io ho la mia vita. Ma credo che non occorra fare le vacanze insieme, in certi casi il rapporto migliore è fatto del rispetto e della stima reciproca».

Preferisci i rapporti “umani” a quelli digitali dei social?

«Non ho Twitter, né Facebook»

Per scelta?

«Sì, per scelta. Ho solo Instagram che gestisce Giovanna, mia moglie. Non so neanche mettere una foto».

Pensi che i social stiano “uccidendo” le video star?

«Quando sei un personaggio pubblico, ognuno ha il diritto di dire quello che vuole, se fai un commento e ti esponi, poi ti metti in condizione di poter essere accettato o accusato: trovo che non sia giusto lamentarsi dei social se sei il primo a farne parte. Personalmente se devo fare una dichiarazione chiamo la stampa o la persona interessata. Sono felicemente antico da questo punto di vista».  

Ormai sembra che per voi artisti essere social sia un dovere…

«Ci hanno provato a convincermi, ma ho sempre rifiutato. Io devo fare bene la tv, non mi serve essere social per farlo. Se mi compro una macchina nuova, non la voglio condividere con tutti. Trovo questa esigenza di condivisione esagerata, ormai si condivide tutto, il cibo, le vacanze, gli amici. Credo ci sia bisogno di un limite». 

Sei tornato alla guida de I Soliti Ignoti, pregi e difetti di una trasmissione quotidiana?

«Amo il quotidiano e non ci rinuncerei mai. Ti dà modo di avere un rapporto di continuità con il pubblico, di essere una piacevole liturgia nella giornata di chi ti guarda. E’ una soddisfazione parlare a cinque milioni di persone che all’ora di cena ti aspettano».

Difetti?

«Il rischio è di farlo come fosse una routine. Ma per me ogni giorno è una puntata  nuova, non so  mai cosa può accadere, tra concorrenti e ignoti ho di fronte sempre dieci persone differenti».

Ieri ha preso il via L’eredità con Flavio Insinna, un programma che ti è rimasto nel cuore…

«Sì, è vero».

Quest’anno però l’Eredità ha un sapore particolare…

«Dopo Fabrizio è certamente più difficile per chiunque. Non ho ho consigli da dare a Flavio,  è un programma forte, credo sia arrivato al quindicesimo anno, ha una Ferrari e si divertirà a guidarla».

Condurrai il Capodanno su Raiuno?

«Sì sempre dalla Basilicata. Poi il 6 gennaio faremo una puntata speciale per la Lotteria Italia, che quest’anno sarà abbinata ai Soliti Ignoti».

Tornerà anche Ora o mai più?

«Sì, ma non so ancora in quale collocazione. E’ stato un bell’esperimento, una splendida  collaborazione tra me e Carlo Conti. Ho lavorato in perfetta sintonia con un  gruppo di lavoro che aveva sulle spalle tre festival di Sanremo».

Ecco appunto Sanremo, quante volte ti hanno chiesto se lo condurrai?

«Non lo so, ho smesso di tenere il conto. Ma prendo il fatto che me lo chiedano come un augurio. E’ ovvio che Sanremo appartiene ai sogni di chiunque faccia il mio lavoro. Conosco Baglioni da una vita e faccio il tifo per lui, poi se un giorno avrò l’occasione di farlo non potrò mai dire di no».

Condurrai Affari Tuoi in primavera?

«Credo che sia una gioco fortissimo, ma non ho alcuna certezza che parta, non ho avuto alcuna conferma. Se così dovesse essere, bisognerà comunque adattarlo alle mie corde».

 

Tiziana Leone

 

(Nella foto Amadeus)