Pubblicato il 17/09/2018, 19:30 | Scritto da Gabriele Gambini

Costantino Della Gherardesca: Il mio sogno è avere Patty Pravo come concorrente a Pechino Express

Costantino Della Gherardesca: “Nella vicenda Eleonora Brigliadori hanno vinto la scienza e il servizio pubblico”

Basta Asia, è tempo di mal d’Africa. Pechino Express (prodotto da Magnolia, in onda da giovedì 20 settembre alle 21.20 su Rai2) sceglie le rotte subsahariane come sfondo per la consueta gara a coppie fatta di giochi, tappe progressive, attimi di scoramento, drammi tragicomici.

Si parte dal Marocco e si arriva in Tanzania, si passa da Zanzibar, si approda in Sudafrica, meta finale della competizione a eliminazione. Surfando tra animali esotici, tribù berbere e natura avvolgente con soltanto 1 euro al giorno per coppia. In gara ci sono le «Signore della Tv» Maria Teresa Ruta e Patrizia Rossetti, i «Surfisti» Andrea Montovoli e Francisco Porcella, i «mattutini» Marcello Cirillo e Adriana Volpe, le «mannequin» Rachele Fogar e Linda Morselli (ex di Valentino Rossi e attuale fidanzata di Fernando Alonso), i «Poeti» Mirko Frezza e Tommy Kuti, i «Promessi sposi» Roberta Giarrusso e Riccardo Di Pasquale. E poi Paola Caruso in coppia con Tommaso Zorzi, già protagonista del docu-reality Riccanza, che proprio durante la registrazione del programma ha scoperto di essere incinta.

«Tutto vero, confermo, l’ha scoperto a gara in corso», dice Costantino Della Gherardesca ai nostri microfoni. Il deus ex machina dell’adventure game punta sulla solita ironia radical da disincantato anglosassone acquisito, ogni sua frase è una tana degli eufemismi depistanti dal sapore post-moderno, il suo scopo è demitizzare le grandi narrazioni per mostrare il sostanziale disagio dietro ogni ottimismo prefabbricato. Ha compiuto quarant’anni, è arrivato al peso forma ideale, e però: «A quarant’anni ci si annoia di più e ci si diverte meno. Tanto vale far divertire il pubblico a casa».

«Vorrei avere Patty Pravo come concorrente in una prossima edizione», continua, «Perché saprebbe essere disarmante e comica».

C’è tempo anche per commentare il caso Eleonora Brigliadori, dapprima assoldata come concorrente nonostante le affermazioni contro le cure chemioterapiche e l’uso dei medicinali nel trattamento delle neoplasie, a favore di pseudo-scienze e pratiche prive di riscontri sperimentali, poi allontanata per un commento inopportuno nei confronti della salute di Nadia Toffa. «Alla fine ha vinto il servizio pubblico, che si è schierato a favore della scienza».

Paolo Bassetti, CEO di Banijay Group, che attraverso Magnolia produce la trasmissione, ha invece commentato: «Pechino Express mi è sempre piaciuto perché racchiude tanti generi: forse è un reality, forse un survival, forse una commedia. Si adatta a un’azienda pubblica, intrattiene e fa servizio. Il racconto viene svolto nei dettagli dai nostri concorrenti, è uno di quei programmi che prima si girano, poi si scrivono e si raccontano. C’è dietro una grande macchina produttiva. Vogliamo divertire, non vogliamo raccontare cose che non ci competono».
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Gabriele Gambini

 

(Nella foto Costantino della Gherardesca)