Pubblicato il 30/07/2018, 11:33 | Scritto da H. Maltese
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I Metallica, le scalette e l’aiutino di Spotify

Il tempo passa, le mamme invecchiano e anche i rocker più taurini hanno bisogno dell’aiutino

Non sto parlando di attività ludico-ricreative con groupie o simili, ma delle modalità di scelta dei brani che vanno a comporre le scalette live. Infatti, recentemente, il CEO del colosso dello streaming Spotify – ovvero Daniel Ek – avrebbe dichiarato (almeno stando alla testata Quartz) che i Metallica sarebbero soliti plasmare le scalette dei propri live show in base alle preferenze di ascolto dei loro fan su Spotify.

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Stando al discorso fatto da Ek ai partner finanziari e agli investitori di Spotify, la band infatti sarebbe solita analizzare, a seconda della città in cui si deve esibire, i dati di ascolto in streaming della piattaforma per scegliere i brani più gettonati del proprio repertorio: «Una band come i Metallica cambia le proprie scalette di città in città osservando i dati di Spotify sulle canzoni più popolari in un luogo. Non c’è mai stato un momento nella storia in cui per un artista sia stato più semplice prendere decisioni su una base oggettiva e capire il proprio pubblico».

Tutto bellissimo, con un sapore da futuro tecnologico che ti fa pensare “caspita, come siamo avanti, le tecnologia fa passi da gigante e questa roba era impensabile fino a pochi anni fa, chissà cosa dobbiamo ancora vedere” (l’equivalente nazional-tech-popolare di “signora mia non ci sono più le stagioni”… e a proposito, ora che mi viene in mente: negli anni Settanta, da bambino, mi avevate promesso il teletrasporto: dov’è?).

Tutto bellissimo e hi-tech, dicevo, ma anche piuttosto noioso e meccanico. Furbo di sicuro, ma con la stessa anima di una di quelle compilation che si sentono sparate a volume 12 alle giostre.

Sarò un vecchio, legato a modelli romanzati e romanticizzati, ma l’idea che a un concerto una band o un artista dia al pubblico esattamente ciò che il pubblico ha “ordinato” via Spotify mi fa pensare a un fast food, piuttosto che a un concerto rock.
Anzi, nemmeno un fast food: più un servizio di quelli che ti fanno ordinare pizza, panini, kebab etc etc online e poi arriva un ragazzotto col motorino munito di cassone e te li consegna a casa, così puoi staccarti dal tuo computer solo lo stretto necessario per ricevere il pacchetto (pagamento con carta di credito, of course). Quindi… niente. So it goes. Ma non venitemi a parlare di emozioni.

 

H. Maltese

 

(Nella foto i Metallica)