Pubblicato il 19/07/2018, 17:01 | Scritto da Tiziana Leone

Sul set di Suburra, che nella seconda stagione alzerà il tiro senza fare sconti a nessuno

Sul set di Suburra, che nella seconda stagione alzerà il tiro senza fare sconti a nessuno
Claudia Gerini, Alessandro Borghi, Filippo Nigro, Giacomo Ferrara e Eduardo Valdarnini: sono loro i protagonisti dei ciak in corso alla periferia Sud di Roma.

Le riprese della seconda stagione di Suburra sono in corso a Roma in questi giorni. TvZoom era sul set. E questo è il racconto di com’è andata

«Dobbiamo prenderci il centro di Roma, dobbiamo colpire la borghesia». Aureliano, Spadino, Cinaglia e Sara Monaschi, nella seconda serie di Suburra, scelgono di alzare il tiro. Di andare oltre Ostia. Di uccidere qualcuno che conta nel cuore della capitale. Perché a Roma il potere si conquista con i titoli dei giornali. I ciak voluti dal regista Andrea Molaioli alla fine saranno almeno una decina, ma per fortuna l’afa ha allentato la morsa in una giornata che promette pioggia e vento.

La zona è la Vela di Calatrava, a Sud della capitale. Intorno ci sono solo resti di quello che doveva essere uno stadio del nuoto per i Mondiali mai finito. In alto un’intelaiatura che forma una vela. In basso il set perfetto per Suburra la serie Netflix di cui sono in corse le riprese della seconda stagione. Qui i protagonisti hanno la loro sala riunioni: è in questo posto sperduto di una Roma che non ci sarà mai che malavita, politica e Vaticano si spartiscono le sorti della città eterna. Per finzione in questo caso, perché nella realtà se la dividevano nella centralissima Corso Francia.

«Ma la nostra è una fiction, non un documentario – sottolinea il regista Andrea Molaioli -. Quando ci si occupa di vicende che hanno a che fare con la vita è normale trovare delle analogie». Se nella prima serie i protagonisti erano in cerca di una propria identità, in queste altre otto nuove puntate ciascuno di loro troverà la propria direzione. E sarà soprattutto la politica, corrotta, a dettare il percorso. «Questa stagione inizia tre mesi dopo la fine della precedente – aggiunge il regista -. Raccontiamo i quindici giorni di ballottaggio per l’elezione del sindaco di Roma. La politica sarà centrale perché stabilirà il calendario degli eventi. Rispetto alla prima stagione la posta in gioco è sempre più alta».

Il ciak della settimana puntata non lascia dubbi: «Dobbiamo spaventare la borghesia», ripete Cinaglia, politico corrotto interpretato da Filippo Nigro. «Cinaglia si trova a essere l’ago della bilancia – ammette l’attore  – Prende una porzione di voti che non pensava di raggiungere e determinerà le sorti di entrambe le parti». Come Sara Monaschi, che ha il volto di Claudia Gerini, è l’esponente di quella borghesia più sporca della malavita. «La Monaschi è assetata di potere e soldi – confessa la Gerini –. La sua ambizione l’ha portata a perdere tutto compreso il suo matrimonio, ma proverà a rifarsi con il business degli immigrati».

Aureliano, detto Numero 8, interpretato da Alessandro Borghi e Spadino, ovvero Giacomo Ferrara, scenderanno negli abissi di una malavita che troverà il suo contraltare in Lele(Eduardo Valdarnini), diventato poliziotto per continuare a gestire gli affari sporchi.«La prima stagione è stata come un romanzo di formazione di tre ragazzi costretti a barcamenarsi in un mondo più grande di loro – racconta Borghi -. Nella seconda sono più consapevoli: Aureliano ha perso il padre, la fidanzata è stata uccisa da sua sorella, insomma lo vedete anche con i vostri occhi dal mio look, ora sembro il nonno di quello della prima stagione».

«Tutti sanno dove vogliono arrivare», insiste Ferrara.Non lo sanno invece gli attori, che alla domanda su quante serie di Suburra siano ancora disposti a fare, sorridono: «Ma propria questa domanda difficile ci dovevi tirare fuori? ».

 

Tiziana Leone

 

(Nella foto una scena del set di Suburra)