Pubblicato il 13/07/2018, 17:00 | Scritto da Gabriele Gambini

Fabio Rovazzi: Nel nuovo video la mia passione per il cinema. Fedez? A volte le amicizie inciampano

Fabio Rovazzi: Nel nuovo video la mia passione per il cinema. Fedez? A volte le amicizie inciampano
Nuovo singolo per l'artista milanese, si intitola Faccio quello che voglio, è accompagnato da un video realizzato come un ironico cortometraggio hollywoodiano. Rovazzi ai nostri microfoni racconta il progetto e parla del futuro.

Fabio Rovazzi: In Italia alcuni eroi dell’immaginario ci mostrano come il furbetto disonesto faccia strada e c’è chi li prende come esempio, in Faccio quello che voglio ironizzo anche su questo

Al netto dei quasi 40 anni di differenza, Fabio Rovazzi sta sviluppando una vaga somiglianza con Steve Buscemi e la cosa non dovrebbe dispiacergli affatto: «Non sono un cantante, o meglio, non sono solo un cantante, non mi interessa imboccare una strada unidirezionale nella musica. Mi piace invece recitare e pensare a progetti che abbiano a che fare col cinema», dice il ventiquattrenne milanese.

L’occasione è ghiotta, l’occasione fa il Rovazzi ladro. E regista. Il suo nuovo singolo – Faccio quello che voglio, pubblicato per Universal – è abbinato a un video/cortometraggio immaginato come una spy-story dagli evidenti rimandi all’immaginario supereroico action hollywoodiano. Dentro ci sono Gianni Morandi, con cui Rovazzi duettò l’anno scorso, Al Bano, un Carlo Cracco come non l’avete mai visto, Eros Ramazzotti, Fabio Volo, Rita Pavone, Massimo Boldi, Flavio Briatore, Roberto Pedicini, Diletta Leotta, col feat. di Emma e Nek.

Sviluppato con una trama precisa, il video vede Rovazzi attanagliato dal rischio della crisi creativa: «Del resto tutti mi hanno sempre detto che sono brutto e non so cantare». Per scongiurarlo, l’unica possibilità è forzare il caveau di una banca dove sono contenute pozioni magiche che consentono di appropriarsi dei talenti dei vip più popolari. Il pretesto del furto va a braccetto col titolo atomizzante e anti-etico del brano: «In Italia alcuni eroi dell’immaginario ci mostrano come il furbetto disonesto faccia strada e c’è chi li prende come esempio, dimenticando che in questo modo si porta alla rovina la società», spiega ai nostri microfoni.

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Il singolo ammicca furbescamente al tormentone estivo ma consente a Rovazzi di smarcarsi dalla smania degli incasellamenti forzati e di giocare partite su più sponde. Chissà che ne pensa il suo ex amico Fedez: «Abbiamo preso strade diverse anche per divergenze di idee», confida Fabio.
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Gabriele Gambini

 

(Nella foto Fabio Rovazzi)