Pubblicato il 09/07/2018, 18:03 | Scritto da Paolo Madeddu

Cose di classifica: in attesa di eleggere il tormentone estivo, esplode il Fattore Giusy

Giusy Ferreri è in vetta alla classifica con Amore e Capoeira

Per la terza settimana consecutiva Amore e Capoeira è al n.1 tra i singoli. Senza nulla togliere ai suoi autori e interpreti (Takagi & Ketra & Giusy Ferreri & Sean Kingston) non nuovi a questo exploit, si sta rivelando l’outsider dei tormentoni estivi. Specie se si pensa che Vodafone e Cornetto Algida impongono con ferocia su tutti i media possibili i brani di Baby K (Da zero a cento) e Fedez & J-Ax (Italiana), e che comunque tutti i tormentonisti professionisti (da Alvaro Soler a Thegiornalisti, con qualche big come Laura Pausini a inserirsi di soppiatto) sono alla ricerca della propria fetta di esposizione balneare: l’italian-pop da ombrellone, coi suoi testi amabilmente scemi e affogati in un sabor latino da chiringuito scrauso, fa gola a case discografiche e sponsor come non capitava dagli anni 80.

Forse però la cosa più interessante è che Alessandro Merli (l’ex THG dei Gemelli DiVersi) e Fabio Clemente (dei Boom Da Bash), che si propongono espressamente di realizzare hit da classifica, pur avendo mancato il n.1 negli ultimi dodici mesi con personaggi più glamour (Lorenzo Fragola, Arisa, Elisa, Tommaso Paradiso) per portare a casa il risultato hanno puntato nuovamente – e a dispetto della poca fortuna della precedente collaborazione sanremese (Fa talmente male, 2017) – sul fattore X più longevo d’Italia, quello della Ferreri, nella quale è difficile individuare una popstar giovane e supercool, allettante per i brand e per il pubblico teen.

Amore e Capoeira

Amore e Capoeira

Rispetto alla sua compagna di gita in Roma-Bangkok (2015), la quasi coetanea Claudia Nahum, che riesce a sembrare più giovane dei suoi 35 anni (il “Baby” nel nome d’arte è ancora plausibile) e sbatacchia i pettorali con entusiasmo nel video di Da zero a cento, la Giusy nazionale ha ampiamente scollinato verso un’immagine di donna adulta e madre di famiglia. A differenza della ex socia, nel video non si infila festosamente tra le cubiste che si appoggiano ai glutei della vicina (curiosa similitudine coreografica tra i due clip, mentre in entrambi i testi possiamo contare sul vento, la notte che si accende speciale, il Sudamerica e il mare… originalità a pacchi). Nei tre soli minuti di canzone, l’ex cassiera ci mette la faccia in modalità defilata, perché ci mette soprattutto la sua voce soul e “novembrina” che bilancia la sguaiataggine del pezzo. Può darsi che nel suo piccolo sia un ingrediente che sorprende il pubblico ma conferisce una sorta di verità a una hit estiva preconfezionata.

Baby K, Da Zero a cento

Baby K, Da Zero a cento

O forse questa sua capacità di stare a galla nell’era del reggaeton è una conferma del parere illustre espresso dieci anni fa da Tiziano Ferro, che fu uno dei primi a credere nella Ferreri: «La voce di Giusy è duttile, riconoscibile e tormentata, ha qualcosa che non si può acquisire con lo studio, qualcosa che si porta dentro e che forse noi non scopriremo mai». Dopo un decennio di carriera tra alti e bassi, con la sua familiarità da italiana media, ma una “street cred” che le spiana i featuring con i rapper, possiamo prendere atto che un qualche fattore X, probabilmente la Giusy ce l’ha davvero.

Senza dimenticare un dettaglio: malgrado questo, all’epoca il popolo – il pubblico della trasmissione X Factor – ipnotizzato dall’affabulatore Morgan, le preferì gli Aram Quartet. Dopo un po’ comunque, si rese conto. Ben fatto, popolo.

 

Paolo Madeddu

 

(Nella foto Giusy Ferreri tra Takagi & Ketra)