Pubblicato il 08/07/2018, 08:30 | Scritto da La Redazione

I mondiali salvano la pubblicità tv. Che però va sotto la quota del 50% degli investimenti

I mondiali salvano la pubblicità tv. Che però va sotto la quota del 50% degli investimenti
Secondo le stime di GroupM, Google e Facebook traineranno la crescita del digital nel 2018, con il formato video a funzionare da traino. Per la prima volta sotto la quota del 50% la tv, ma con un saldo a +1% sul 2017.

Nel 2018 la raccolta pubblicitaria della televisione salirà dell’1%. Internet al 30% della torta.

Sono tempi complicati per le televisioni e per gli altri media classici. ‘Aggrediti’ da internet sia sui tempi di fruizione che sulla pubblicità. Le stime sul 2018 ancora in corso dicono che per la televisione, grazie al buon esito dei Mondiali di calcio su Mediaset, la raccolta di questo media crescerà dell’1% rispetto al 2017. GroupM, del gruppo WPP, ha appena elaborato un’analisi articolata sui trend in corso. L’anno dovrebbe chiuderà con un saldo complessivo positivo del + 2,1%.

Secondo le stime di GroupM, Google (1,5 miliardi) e Facebook (800 milioni circa) traineranno la crescita del digital nel 2018 (+10%, con Internet che così conquista una fetta complessiva del 30% del mercato), con il formato video a funzionare da traino. Per la prima volta sotto la quota del 50% la tv (48,9%). Per la tv è comunque – come detto- previsto un saldo a +1%, per la radio un +3%, nonostante il rallentamento di giugno causa mondiali.

Non si è dispiegato sulla carta stampata l’effetto tax credit (-7%). Per quello che riguarda l’andamento dei settori merceologici, GroupM registra l’andamento brillante del Beverage, il rallentamento dei prodotti per la casa, l’incremento di tempo libero, pharma, entertainment, utility, auto e tlc sotto la spinta dell’arrivo in Italia di Iliad. Su tutto, inoltre, incombe il decreto dignità del governo gialloverde. Per adesso la pubblicità del betting rimane, ma dal 2019 non si potrà più fare.

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