Pubblicato il 27/06/2018, 19:00 | Scritto da Tiziana Leone

Palinsesti Rai: Mario Orfeo trasforma in uno show personale la presentazione di Milano

Palinsesti Rai: Mario Orfeo trasforma in uno show personale la presentazione di Milano
Nelle prime file ci sono tutte le star delle tre reti Rai, ma sul palco c'è soprattutto lui, il direttore generale uscente, che invece di risposte offre boutade.

Mario Orfeo presenta i nuovi palinsesti Rai. Rinnega Benigni. Tace sull’assenza di Fiorello. E su Baglioni non va oltre la ritrita battuta sul mazzo di fiori servito per convincerlo. Risposte vere no eh?

«Questi sono i fatti, il resto è solo rumore di fondo». Signori, benvenuti al Mario Orfeo Show. Va in scena negli studi di produzione Rai in via Mecenate, a Milano. Niente cravatta, giacca, pantaloni grigi, il direttore generale Rai sale e scende dal palco, mentre sul grande schermo scorrono le immagini dei programmi che vedremo nella prossima stagione. Tutto già scritto, o quasi.

Ma quest’anno Orfeo è alla resa dei conti. I grillini e i leghisti avanzano, Matteo Renzi è finito a fare l’intrattenitore in tv, Orfeo ha la porta d’uscita davanti: «Dite che è il mio ultimo atto? – sorride -. Direi cosa farò da grande, ma non vorrei togliere a tanti colleghi il loro passatempo preferito: indovinare cosa farò. Non rispondo a questa domanda. Quando ho accettato questo incarico, sapevo che sarebbe durato un anno, l’ho fatto per spirito di servizio e per passione e per amore verso la Rai. Sono felice di poter restare in qualsiasi ruolo poi si definirà in questa azienda».

Definisce “moschilli” le notizie false scritte sui suoi presunti passaggi in giornali e tv, e si augura che almeno «siano ben pagate». Vuol restare, Orfeo. Sbracato sulla sedia, accanto ai tre direttori di rete, è sicuro di sé, più che rispondere spara boutade, come se la stampa fosse un convivio di figuranti a cui concedere una domanda a testa e invece «questi ne fanno quattro, è la caporetto dell’ufficio stampa Rai».

Simula di non ricordare il passato. Quando noi di TvZoom gli chiediamo lumi sullo show di Roberto Benigni promesso un anno fa lui si schermisce: «Non ho fatto nessun annuncio, ho solo detto che lo aspettavamo a braccia aperte, si vede che non ha trovato la strada». Non era andata esattamente così.

E quando cambiamo rotta e gli chiediamo come ha convinto Claudio Baglioni a tornare al Festival di Sanremo, la butta ancora in una simpatica caciara: «Gli abbiamo offerto parecchi mazzi di fiori». Sì, ma a noi servono virgolette, non battute. «Vi ho già risposto».

Nemmeno sull’assenza di Fiorello in questa mega presentazione dei palinsesti Rai, annunciato per novembre, ma improvvisamente scomparso, Orfeo trova una risposta virgolettabile: «Fiorello è una sorpresa, quando è arrivato a Sanremo lo scorso anno l’ha deciso due giorni prima: chi vivrà vedrà». Peccato che i contratti di certi artisti abbiano bisogno di lunghi mesi di gestazione prima d’arrivare a una conclusione.

Parla più volentieri del passato che del futuro: «Portare Fabio Fazio su Rai1 è stata una grandissima soddisfazione con quello che ha prodotto in milioni di spettatori. Una scelta che rifarei ieri – gongola – Così come quella di portare Alberto Angela su Rai 1, ma questo non vuol dire che ci sarà un impoverimento di Rai 3, che anzi avrà l’occasione di sperimentare nuovi formati e linguaggi». Nessun pentimento sulla domenica pomeriggio, Massimo Giletti sta bene a La7: «Anzi, ne approfitto per esprimere solidarietà a Selvaggia Lucarelli per quello che qualche domenica sera fa le è stato detto senza contraddittorio». Il luogo era Non è l’Arena, appunto. E se Giletti dice che con Urbano Cairo non ha ancora parlato per il contratto della prossima stagione, Orfeo non si smuove: «I nostri palinsesti sono chiusi e impacchettati. Bisogna chiedere a Giletti o Cairo. Non mi hanno autorizzato a rispondere al posto loro».

Scalpita Orfeo, non ne può più, chiama le star per nome, chiede applausi, zittisce il trio Balivo-Isoardi-Daniele che chiacchiera in seconda fila, difende la scelta di Flavio Insinna all’Eredità: «C’è un grandissimo rischio che faccia benissimo», si preoccupa che il buffet si raffreddi. Il Mario Orfeo show finisce. Sipario. Sigla.

 

Tiziana Leone

 

(Nella foto, da sinistra, Mario Orfeo, Angelo Teodoli, Andrea Fabiano, Stefano Coletta e Roberta Enni oggi a Milano)