Pubblicato il 10/06/2018, 15:43 | Scritto da H. Maltese

I nuovi vecchi Smashing Pumpkins sembrano spompati e manco Rubin li salva

I nuovi vecchi Smashing Pumpkins sembrano spompati e manco Rubin li salva
In questo periodo decisamente sonnacchioso a livello di notizie di peso, l’uscita di un nuovo brano degli Smashing Pumpkins con formazione “quasi originale” è parsa praticamente da Premio Pulitzer. Peccato che il pezzo non sia altrettanto degno di onorificenza. Andiamo per ordine. Da tempo Billy Corgan ventilava (paventava?) una reunion della line-up storica delle sue […]

In questo periodo decisamente sonnacchioso a livello di notizie di peso, l’uscita di un nuovo brano degli Smashing Pumpkins con formazione “quasi originale” è parsa praticamente da Premio Pulitzer. Peccato che il pezzo non sia altrettanto degno di onorificenza.

Andiamo per ordine. Da tempo Billy Corgan ventilava (paventava?) una reunion della line-up storica delle sue Zucche, ossia quella insieme a James Iha, Jimmy Chamberlin e D’arcy Wretzky. Peccato che, al momento di concretizzare, la bionda D’arcy – non si è capito ancora bene perché – è rimasta fuori dalla partita. Lei dice di essere stata estromessa, Corgan ribatte di aver provato a coinvolgerla, ma senza successo… chi vivrà vedrà.

Fatto sta che gli Smashing Pumpkins ci propinano, dunque, l’ennesima reunion di line-up originale-fino-a-un-certo-punto. E vabbè, pace, alla fine dovrebbe parlare la musica, quindi lasciamola parlare, visto che c’è addirittura un nuovo singolo, “Solara” (che potrebbe essere il nome di uno dei tanti assistenti vocali tanto in voga, dopo Cortana, Siri, Alexa…).

“Solara” è stato inciso da Corgan-Iha-Chamberlin con l’assistenza di sua maestà Rick Rubin, ossia il Re Mida della discografia mondiale, capace di trasformare l’alluminio in platino e i dischi mediocri in bombe deflagranti. Ma neppure lui è riuscito a fare il miracolo… il brano è bello gonfio, si sente il suo tocco, ma evidentemente mancava il minimo sindacale di sostanza.

I chitarroni sono Rubin-osi al 100%, la batteria dritta e rocciosa (do you remember “Electric” dei Cult, giusto per citare un classico Rubin-ettoso?), il ritornello preso dal Bignami del grunge, ma la sensazione è vagamente da cover band fuori tempo massimo. E poi la voce di Corgan purtroppo pare non essere più quella di una volta – un vero handicap, visto che proprio sulla sua particolare vocalità si basava buona parte dell’appeal del gruppo.

Insomma, fa piacere rivedere i “ragazzi” insieme a divertirsi (o almeno si spera lo facciano), ma sulla necessità di nuovo materiale ho i miei dubbi.