Pubblicato il 01/06/2018, 19:03 | Scritto da Gabriele Gambini

Vip e personaggi tv alla presentazione del disco de La Badante

L’amore è un algoritmo borghese (etichetta Inri) è il disco del collettivo artistico che si nasconde dietro al misterioso nome de La Badante

Potrebbe essere interpretato come anarchismo del desiderio, il progetto musicale de La Badante, un nome infermieristico per un collettivo artistico senza volto, un album fresco di stampa – si chiama L’amore è un algoritmo borghese (etichetta Inri) – che è la rielaborazione italiana delle sonorità dance electro pop retrò dei Fangoria, gruppo di culto in Spagna, parte della factory creativa di Pedro Almodovar.

Invece no. Somiglia di più alla razionalizzazione di un disincanto. Testi come Geometrie polisentimentali raccontano l’amore, tratto permanente dell’antropologia, demitizzandone la sacralità cara ai canoni identitari preconfezionati, sostituendola con l’ironia intelligente, non negandosi la possibilità di un’innovazione dei costumi che parta dal rifiuto a incasellarsi in appartenenze. C’è chi, definendo i Fangoria, band con all’attivo 20 anni di attività, ha parlato di Bolla quantica permanente: è azzeccato, in fondo se nel passato le cose erano e nel presente le cose avvengono, nel futuro le cose saranno sempre più indeterminate. E indeterminatezza fa rima con possibilità.

L’album è stato presentato con un mini-evento organizzato dalla ParideVitale Srl alla Balera di Porta Venezia di Milano, una “tana degli eufemismi depistanti” (cit. Aldo Busi ne El Especialista de Barcelona) che ha visto sfilare, tra gli ospiti, Victoria Cabello, Diego, La Pina, Linus, Nicola Savino, Costantino della Gherardesca, Andrea Pinna, Cristina Bugatty. E Busi. Non era presente di persona, ma campeggiava assieme a Mara Maionchi nel video del singolo di lancio, Parole d’amore, esibendosi in un lip-sync del brano, e già il fatto che lo scrittore vivente più di tutti capace di innovare la lingua italiana facendo della letteratura una questione viva e materica, abbia accettato di partecipare al progetto, significa una cosa: forse l’Italia di oggi non si merita Busi come autore, e però almeno il disco merita una chance di ascolto.

(nella foto, l’evento di presentazione del progetto La Badante)