Alla fine tutti abbiamo avuto almeno un amico metallaro. Come Billy Corgan
Billy Corgan è stato intervistato da Lars Ulrich
Non necessariamente quella dell’heavy metal è una fase che tutti attraversano (e magari decidono di restarci, perché no?), ma tutti hanno di sicuro un amico, un parente o un conoscente che si può definire “metallaro” (un termine che mi ha sempre fatto venire un po’ la pelle d’oca, con quel suffisso in “aro” fastidioso e denigratorio).
Già, magari quell’amico che viene preso per i fondelli per le magliette colorate con mostri e scritte di gruppi indecifrabili, quello che in gita scolastica vorrebbe far sentire nell’impianto del bus i Metallica e gli Avenged Sevenfold, quello che pensate ascolti “musica di merda” perché troppo rumorosa, quello che ha il chiodo anche d’estate. Proprio lui. Dai, ammettete che un po’ vi diverte stuzzicarlo e lo vedete come un curioso animale da circo.
Ebbene, quell’amico ora può contare anche sul supporto di Billy Corgan, deus ex machina degli alternative rocker Smashing Pumpkins, che prima di dedicarsi a sonorità più morbide è stato un giovane metal kid statunitense. Sentite cos’ha detto, intervistato durante lo show radiofonico It’s Electric (condotto su Beats 1 da Lars Ulrich, batterista dei Metallica), a proposito dell’abitudine di chi parla male del metal: «Per molti anni mi hanno preso in giro perché ero un fan del metal […]. È una cosa che ha radici in una bizzarra faccenda di classe sociale – perché la maggior parte di quelli che criticavano le persone come noi per come siamo o ciò che rappresentiamo, avevano un background privilegiato[…]. Noi non andavamo nelle scuole più belle, né leggevamo le riviste più alla moda. E per me gruppi come i Metallica hanno rappresentato la scoperta che esiste un altro mondo più affine alla mia vita e diverso da quello che ti raccontano. Quando ho sentito i Mercyful Fate, i Metallica o Ted Nugent mi sono detto: “Aspetta un attimo, esiste un altro mondo ed è diverso da quello che mi descrivono e a cui mi dicono che devo adeguarmi”. Ancora oggi, considerato il giro di affari che il metal muove, è incredibile che goda di così poco rispetto».
E a proposito degli hipster, che considerano i metal kids con sufficienza e li tacciano di chiusura mentale, Corgan spiega che si tratta di pregiudizi infondati. Anzi, sono gli hipster ad avere orizzonti più limitati e ragionano per stereotipi: «È una cosa che non entrerà mai nel cervello degli hipster». E voi, cosa ne pensate?
H. Maltese
(Nella foto, da sinistra, Billy Corgan e Lars Ulrich)