Pubblicato il 08/05/2018, 12:02 | Scritto da F. Canzonettari
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Ma quando la smetteranno di rubare i titoli e le frasi delle canzoni?

L’attrice Chiara Francini ha intitolato il suo libro con un verso di Giuni Russo

Esce in questi giorni per Rizzoli un libro di Chiara Francini intitolato Mia madre non lo deve sapere. Non ho letto il libro, e non lo leggerò, ma mi pare più che ovvio, anzi più che evidente, che il titolo è stato preso pari pari dal testo di Alghero, il successo di Giuni Russo del 1986.

A chi le faceva notare, su Facebook, che: «Non è carino prendere così il ritornello di una canzone, Alghero di Giuni Russo, fra l’altro di un’artista scomparsa… e neanche la menzionate». La scrittrice risponde piccata: «Perdonami, ma prima di parlare pensate? Io non ho preso nulla. Non c’è nessun riferimento a una canzone, seppur meravigliosa, che peraltro non s’intitola neanche così. Mi chiedo se prima di parlare non possiate riflettere quei tre secondi in più. Tolstoj non doveva scrivere Guerra e pace? Perché credimi, molte persone e molto tempo prima di lui avevano usato le stesse parole».

Non conosco Chiara Francini, e mi tengo per me quello che penso della faccenda e delle argomentazioni della scrittrice (faccio peraltro notare che in testa alla sua pagina Facebook c’è un video promozionale del libro in cui lei intona il ritornello di Alghero insieme ad alcuni amici…).

Prendo da qui solo lo spunto per recriminare sul fatto che la musica leggera è considerata saccheggiabile a mani basse da chiunque, e che chiunque voglia trarre vantaggio dalla popolarità di un titolo o di una frase di una canzone sembra che lo passa fare impunemente. Solo Antonello Venditti e Mogol, in più di un’occasione, hanno protestato contro questo malvezzo (probabilmente anche per ragioni economiche: se chi ha usato i titoli delle loro canzoni per film o slogan pubblicitari avesse cacciato il grano, penso sarebbero stati ben contenti di incassarlo).

Non so come si siano comportati altri autori di testi di canzoni in circostanze analoghe. Quello che so è che negli ultimi otto anni – la mia ricerca è a ritroso è arrivata solo al 2010 – sono davvero tanti, anzi troppi, i titoli di film che sfruttano la creatività di un paroliere.

Qui di seguito trovate la lista, sicuramente parziale, nella quale non sono inclusi, naturalmente, film come Una storia sbagliata (frase di Fabrizio De André, e/o di Massimo Bubola, ma usata per un film su De André) e come Non escludo il ritorno (titolo di una canzone di Franco Califano usato per un film su Califano).
Se a voi ne vengono in mente altri, scrivete.

“Ci vuole un fisico”: film del 2018 di Alessandro Tamburini (“Ci vuole un fisico bestiale”, canzone del 1992 di Luca Carboni).

“Le allettanti promesse” docufilm del 2017 di Chiara Campara e Lorenzo Faggi (“Le allettanti promesse”, canzone del 1973 di Lucio Battisti e Mogol).

“Ovunque tu sarai”, film del 2017 di Roberto Capucci (“Ovunque tu sarai sei mia”, frase del testo di “Una carezza in un pugno” di Adriano Celentano, 1968, scritta da Gino Santercole e Nando De Luca).

“Vengo anch’io”, film del 2017 di Corrado Nuzzo (“Vengo anch’io? No, tu no”, canzone del 1968 di Enzo Jannacci).

“Era d’estate”, film del 2016 di Fiorella Infascelli (“Era d’estate”, canzone del 1963 di Sergio Endrigo).

“Se mi lasci non vale”, film del 2016 di Vincenzo Salemme (“Se mi lasci non vale”, canzone del 1976 di Julio Iglesias, scritta da Luciano Rossi e Gianni Belfiore).

“Sole cuore amore”, film del 2016 di Daniele Vicari (dal testo di “Tre parole”, canzone del 2001 di Valeria Rossi)

“Io che amo solo te”: film di Marco Ponti del 2015 (“Io che amo solo te”, canzone del 1962 di Sergio Endrigo).

“Una donna per amica” film del 2014 di Giovanni Veronesi e poi serie TV su RAI Uno (“Una donna per amico”, canzone del 1978 di Lucio Battisti e Mogol).

“Confusi e felici”, film del 2014 di Massimiliano Bruno (“Confusa e felice”, canzone del 1997 di Carmen Consoli)

“L’estate sta finendo”, film del 2013 di Stefano Tummolini (“L’estate sta finendo”, canzone del 1985 dei Righeira)

“La mia mamma suona il rock”, film del 2013 di Massimo Ceccherini (“La mia banda suona il rock”, canzone del 1979 di Ivano Fossati).

“Stai lontana da me”, film del 2013 di Alessio Maria Federici (“Stai lontana da me”, canzone del 1962 di Adriano Celentano, testo di Mogol).

“Com’è bello far l’amore”, film del 2012 di Fausto Brizzi (“Com’è bello far l’amore da Trieste in giù”, frase del testo di “Tanti auguri” di Raffaella Carrà, scritto da Gianni Boncompagni e Daniele Pace).

“Dimmi che destino avrò”, film del 2012 di Peter Marcias la cui trama racconta il rapimento di una ragazza Rom (“Dimmi pure che destino avrò”, frase del testo della canzone del 1969 “Zingara” di Iva Zanicchi e Bobby Solo, scritta da Enrico Riccardi e Luigi Albertelli).

“E la chiamano estate”, film del 2012 di Paolo Franchi (“E la chiamano estate”, canzone del 1967 di Bruno Martino, testo di Franco Califano e Laura Zanin).

“Almeno tu nell’universo”, film del 2011 di Andrea Biglione (“Almeno tu nell’universo”, canzone del 1989 di Mia Martini, con testo di Bruno Lauzi).

“C’è chi dice no”, film di Giambattista Avellino del 2011 (“C’è chi dice no”, canzone del 1987 di Vasco Rossi, testo di Vasco Rossi).

“Cara ti amo”, film del 2011 di Gian Paolo Vallati (“Cara ti amo”, canzone del 1989 di Elio e le Storie Tese, testo di Elio e Rocco Tanica).

“Nessuno mi può giudicare”, film del 2011 di Gaetano Bruno (“Nessuno mi può giudicare”, canzone del 1966 di Caterina Caselli, testo di Daniele Pace).

“Pugni chiusi”, film del 2011 di Fiorella Infascelli (“Pugni chiusi”, canzone del 1968 dei Ribelli, testo di Luciano Beretta).

“Vorrei vederti ballare”, film del 2011 di Nicola Deorsola (“Voglio vederti danzare”, canzone del 1982 di Franco Battiato).

“Una canzone per te”, film del 2010 di Herbert Simone Paragnani (“Una canzone per te”, canzone di Vasco Rossi del 1983).

“Cosa voglio di più”, film del 2010 di Silvio Soldini la cui protagonista si chiama Anna (frase dal testo di “Anna”, canzone del 1970 di Lucio Battisti e Mogol).

“La prima cosa bella”, film del 2010 di Paolo Virzì (“La prima cosa bella”, canzone del 1970 di Nicola Di Bari e dei Ricchi e Poveri, testo scritto da Mogol).

 

F. Canzonettari