Pubblicato il 04/05/2018, 19:30 | Scritto da Gabriele Gambini

Debora Massari: Mio padre Iginio si aspettava un maschio, mi sento un po’ come Lady Oscar

Debora Massari: Mio padre Iginio si aspettava un maschio, mi sento un po’ come Lady Oscar
Noi di TvZoom siamo andati sul set di Iginio Massari The Sweetman Celebrities per intervistare il maestro pasticciere e sua figlia: tra ricordi del passato e commenti sugli ospiti, ecco che cosa hanno raccontato.

Iginio Massari: Tra gli ospiti di The Sweetman Celebrities mi ha sorpreso Giuseppe Cruciani e mi ha divertito molto Mara Maionchi

Bigino di brescianità spicciola: meticolosità che sfocia nella pignoleria, gran cuore sul lavoro, senso di appartenenza territoriale, generosità. Con un pizzico di ambizione da sfoderare al momento giusto. Retaggio di un passato sotto il Leone della Serenissima. Sono tratti distintivi esatti, se si pensa alla personalità di Iginio Massari. Sia chiaro, dietro la severità apparente, c’è il fascino bonario del Willy Wonka che ti alza la glicemia con lo sguardo.

«Da mio padre mi sono beccata le sgridate che meritavo, ma ho appreso l’esempio e il modo di esercitare il mestiere», dice la figlia Debora, esperta nutrizionista che lo affianca durante Iginio Massari The Sweetman Celebrities (prodotto da Level 33 e AB Normal, sabato alle 19.10 su Sky Uno). Guai a parlare con Iginio di attitudine al “sacrificio”: «Che brutta parola, sacrificio!», disse un giorno. «Ci si sacrifica quando si fa qualcosa che non si ama. Se scegli una strada liberamente, significa che quella strada ti piace». Lui Debora non l’ha mai forzata: «Non le ho imposto nulla, ha preso le decisioni sul suo futuro in autonomia. Ed è diventata brava in ciò che fa».

E però quando era una bimba aristotelicamente ancora in potenza, non in atto, c’è stato un attimo in cui i medici erano convinti che sarebbe stata un maschietto. «Papà aveva scelto già il mio nome: Leonardo. Mi sento un po’ come Lady Oscar», ammette lei. Durante il programma, padre e figlia accolgono gli ospiti vip, li mettono alla prova con la preparazione dei dolci, assegnano loro un giudizio. Pupo, Diego Passoni, Laura Barriales. «Omar Pedrini è l’ospite che conosco meglio, l’ho visto ragazzino. Lodovica Comello è stata una scoperta: un tempo lavorava a Violetta, oggi si rivela una rosa pura. Giuseppe Cruciani è ruvido alla radio, ma da noi si è sciolto. Poi non posso non citare Mara Maionchi, è come una sorella, la sua ironia è un’arma di disvelamento potente», racconta Massari.

Troppo tenero nelle sue valutazioni? Lui dice di no. «I dolci sono il metro di misura dei nostri sentimenti. Venendo qui, un ospite mostra aspetti di sé che in altre circostanze non verrebbero fuori. Si racconta. E incuriosisce grandi e piccini». Trasformare un piacere estetico in una necessità impellente è la leva su cui si fonda il successo di un artigiano. Specie perché l’immaginario collettivo premia le suggestioni e il pionierismo. «La tv fa bene al mestiere di pasticciere perché rende consapevole il pubblico di dettagli importanti e perché smuove il mercato».

Nel caso di Massari, il mercato si muove bene: dopo la storica Pasticceria Veneto a Brescia, a marzo ha aperto la sua prima pasticceria a Milano, in Via Marconi, angolo Piazza Diaz. Poi ha pubblicato il libro Iginio Massari The Sweetman con Mondadori Electa. Sarà che i dolci non stufano quasi mai perché conservano la loro mistica fiabesca. «Ma il segreto è mangiarne pochi, un po’ meno del necessario a saziarsene. Per conservarne sempre la voglia, senza eccedere», dicono i due all’unisono.
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Gabriele Gambini

(nella foto, Iginio Massari con la figlia Debora e con Mara Maionchi)