Pubblicato il 06/04/2018, 19:03 | Scritto da Gabriele Gambini

Claudio Bisio: Col Saturday Night Live torno alla conduzione dopo Zelig, sono emozionato

Claudio Bisio: Sono stato da poco ospite a EPCC, stavolta Ale Cattelan è venuto da me nelle vesti di inviato molto speciale

Non c’è la voce introduttiva che dice: «Live from New York, It’s saturday night». Ma ci sono le immagini di uno studio – Le Robinie, a Cologno Monzese – con lo skyline di Milano, città che il modello newyorkese pare voglia rincorrerlo. Non ci sono i Bill Murray, i Dan Aykroyd e i conduttori itineranti. C’è Claudio Bisio, che nella stand-up italiana è un gigante mattatore indiscusso. E poi ci sono i musicisti della Tom’s Family a far da contrappunto, insolentiti dalla presenza di Rocco Tanica.

Il Saturday Night Live targato TV8 è prodotto da Fatma Ruffini – una specie di divinità dell’Olimpo televisivo – va in onda sabato 7 aprile alle 21 per sei puntate e unisce l’aderenza programmatica al modello statunitense con la capacità italiana di rielaborare le idee. Appare come qualcosa di diverso rispetto agli esperimenti nostrani del passato che portavano lo stesso nome. Funzionerà? Staremo a vedere. Lo scontro con la liturgia competitiva del sabato sera a base di Maria De Filippi su Canale 5 e Milly Carlucci su Rai1 sembra titanico. E però il SNL si propone proprio di costituire una variabile anomala rispetto alla minestra dei talent show. Per dirla con Antonella D’Errico, direttrice di rete: «Abbiamo in mente un target ideale di spettatore: sotto i 50 anni, che ha voglia di divertirsi con comicità di qualità e una narrazione a metà tra il nazionale e l’internazionale. Il SNL sarà l’alternativa possibile del sabato sera». Durante la settimana, saranno mandate in onda repliche della puntata di sabato, per garantire un traino efficace allo show.

Non mancherà la satira politica, cifra abrasiva della versione originale. Il Terzo Segreto di Satira sarà ospite fisso e già in conferenza alcuni filmati indicano nella Lega di Matteo Salvini il bersaglio. Ci sarà la parodia delle serie televisive crime nostrane, in un sincretismo Gomorra e Suburra che si chiama Sguburra, con Fortunato Cerlino, Cristina Donadio, Ricky Memphis e Francesco Pannofino a capitanare due gang pronte a darsele di santa ragione.

Ci saranno comici provenienti anche dall’universo di Italia’s got talent: Francesco Arienzo, Alessandro Betti, Mirko Darar, Annagaia Marchioro, Mary Sarnataro, I Trejolie e Marta Zoboli. Oltre a ospiti vip, come da classico, scelti tra coloro che non hanno qualcosa di contingente da promuovere: Alessandro Cattelan, Paola Cortellesi, Sabrina Ferilli, Angela Finocchiaro, Lino Guanciale, Vanessa Incontrada, Frank Matano e Rocco Papaleo. E poi Federica Pellegrini, Gianluca Vialli, Alex Britti, Elio e le Storie Tese, Fabri Fibra, Gigi D’Alessio, Emma Marrone, Max Gazzé, Giorgia, Alvaro Soler, The Kolors.

«Sono da poco stato ospite a EPCC, mi par giusto accogliere Ale Cattelan in una puntata. Farà un inviato molto particolare, mentre io lo affiancherò con un travestimento orribile», scherza Bisio. Che ai nostri microfoni parla del suo ritorno a una conduzione dopo la mitica esperienza di Zelig. E, a proposito dei suoi progetti, a margine della conferenza precisa che il talent show per comici su Sky, preannunciato un paio di anni fa, si è evoluto in qualcosa di diverso, di cui fa parte anche il progetto SNL e il mockumentary The Comedians, con Frank Matano. «Numericamente The Comedians poteva andare meglio ma siamo soddisfatti del risultato sull’on demand. Se ci sarà una seconda stagione, sarà su Sky».
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Gabriele Gambini

(nella foto un momento del Saturday Night Live)