Pubblicato il 03/04/2018, 19:07 | Scritto da Tiziana Leone

Il coraggio e la paura di Carlo Conti, che sostituisce Frizzi: Avrei voluto essere ovunque tranne che qui

Il coraggio e la paura di Carlo Conti, che sostituisce Frizzi: Avrei voluto essere ovunque tranne che qui
Tornato all'Eredità, la cui prima puntata è stata registrata oggi pomeriggio negli studi della Dear a Roma, il conduttore ha preso il posto del "fratellone" Fabrizio Frizzi

A sostenere Carlo Conti c’erano tutti gli uomini e le donne che alla Dear lavorano da sempre e che con Fabrizio Frizzi hanno condiviso fino all’ultimo istante di vita

Il coraggio di Carlo Conti: entrare alla Dear, guardare gli amici di Fabrizio Frizzi che svuotano il camerino e prendere il suo posto all’Eredità, il suo programma. Diverso dal coraggio di Milly Carlucci, che a Ballando con le stelle gli ha tributato un saluto commovente, diverso dal coraggio di Antonella Clerici, che alla Prova del cuoco ha raccontato quel senso di vuoto profondo che si respirava in studio.

Diverso perché l’Eredità è il programma che Fabrizio Frizzi ha condotto fino a un attimo prima di morire. Coraggio. E senso del dovere. A quei tanti che hanno gridato che sulla trasmissione doveva calare il sipario, serve ricordare che un programma non si chiude come un chiosco di gelati a Santo Domingo: in una trasmissione televisiva lavorano centinaia di persone, una produzione intera, ci sono inserzionisti pubblicitari che hanno speso denaro, ci sono concorrenti selezionati, ascolti promessi. In qualsiasi posto di lavoro, quando muore qualcuno si cerca un altro che lo sostituisca. Succede.

È così. Solo che in tv ci metti la faccia. E Carlo Conti ha avuto il coraggio di mettere la sua. A molti in questi giorni prima di entrare alla Dear aveva confidato di non avere il coraggio, di non sapere cosa fare, cosa dire, come trovare la forza per guardare lo studio dove in ogni angolo è impresso un ricordo di Fabrizio. Poi ha trovato il coraggio anche grazie agli uomini e alle donne che lì lavorano e che con Frizzi hanno condiviso gli ultimi istanti di vita, tutti consapevoli che non si tratta del cinismo del “the show must go on”, ma della realtà della vita che inesorabilmente torna a scorrere. Senza nulla togliere al sorriso di Fabrizio.

«Eccomi qua queste sono le chiavi tante volte scambiate con Fabrizio – attacca Conti –. Lui era il pilota, il professore di ruolo, era il nostro gioco, ora queste chiavi tornano a me in maniera forzata. Credetemi vorrei essere ovunque nel mondo escluso che qui». La voce di Carlo Conti, l’uomo automa, il robot che non lascia trasparire paure né emozioni, si rompe. Vince l’uomo. «Le parole servono a poco, faccio pochi discorsi, dico solo grazie a tutti che in questo studio hanno coccolato e supportato Fabrizio. Lo spettacolo deve andare avanti, entrino i nostri concorrenti».

Entrano in fila indiana. Rosanna, 23enne della provincia di Caserta, laureanda in economia e con il sogno di visitare 50 paesi nel mondo, apre la nuova èra dell’Eredità, quella delle domande, del dito puntato, della sfida, della ghigliottina, dei sorrisi dei concorrenti, delle battute del conduttore, ma con quel retrogusto ineluttabile di profonda malinconia.

 

Tiziana Leone

 

(Nella foto Carlo Conti)