Pubblicato il 29/01/2018, 12:03 | Scritto da La Redazione

Alessandro Saba, Fox: Dopo Boris produrremo Romolo+Giuly

Alessandro Saba, Fox: Dopo Boris produrremo Romolo+Giuly
Sposato, un figlio, 42 anni, dal 2016 è il responsabile dei canali e delle produzioni del gruppo acquistato poche settimane fa dalla Walt Disney Company. In esclusiva a Maria Elena Barnabi del quotidiano “Il Messaggero” annuncia: “Oggi partono i cast per un format surreale fra Roma, Milano e Napoli”.

Rassegna stampa: Il Messaggero, pagina 17, di Maria Elena Barnabi.

Alessandro Saba, vicepresident responsabile dei canali d’intrattenimento, dell’area research e delle produzioni di Fox, in un’intervista al quotidiano Il Messaggero annuncia la nuova produzione seriale del Gruppo in Italia, a undici anni dal grande successo di Boris: «Ha presente quel che Sky ha fatto con Romanzo Criminale? Con Gomorra? Ecco: attori sconosciuti, sceneggiatura forte, un taglio nuovo. Però niente drama: solo ironia. Boris è stato uno dei prodotti più belli degli ultimi dieci anni e su quell’anima comedy stiamo provando a sviluppare una nuova serie, con un nuovo gruppo di comici».

Per la realizzazione della nuova serie Saba ha puntata su un gruppo di giovani autori: «Abbiamo notato un video di alcuni giovani creativi, gli ZeroSix, vincitore nel 2016 del Roma Web Fest: raccontava la storia d’amore controversa di due rampolli di Roma Nord e Roma Sud, una rivisitazione di Romeo e Giulietta in salsa romana. Abbiamo investito su di loro. Insieme con Wildside, che produrrà la serie, abbiamo sviluppato la storia facendola uscire dal raccordo di Roma. E quindi, in una logica del tutto surreale, a complicare le cose intervengono gli insider della lobby milanese, decisa a trasformare la capitale in Romaland, un parco di divertimenti per i ricchi europei, e la nobiltà napoletana, che sogna di ricreare il Regno delle Due Sicilie e vorrebbe ridurre in schiavitù i romani per finire la Salerno-Reggio Calabria e fare il ponte sullo stretto. La serie si chiamerà Romolo + Giuly (come nel film di Baz Luhrman) la guerra mondiale italiana: 8 puntate di 30 minuti in onda a settembre».

Riguardo i competitor Saba ha le idee chiare: «Stranger Things di Netflix la porterei a occhi chiusi su Fox. Per quanto riguarda la Rai, invece Report è da sempre una delle mie cose preferite in tv. Quanto alla fiction, mi sembra che la Rai faccia cose belle e giuste per il suo pubblico. Mi sono piaciute molto la fiction del Commissario Schiavone, e La linea verticale che, guarda caso, ha come regista e autore Mattia Torre, che era già regista e autore del nostro Boris. Ecco perché bisogna investire sui giovani: per combattere l’algoritmo!». Chiaro riferimento alla gestione dei big data da parte dei colossi dello streaming tv, come Netflix e Amazon.

Saba, appena arrivato in Fox, ha cercato di rivoluzionare e innovare: «Abbiamo creato Dance Dance Dance, uno spettacolo di ballo che sfrutta la realtà aumentata: è la prima volta in cui vedo piovere in uno studio senza che succedano disastri. E poi, modestamente, abbiamo creato il primo canale temporaneo al mondo dedicato a Grey’s Anatomy: abbiamo avuto gli ascolti migliori degli ultimi 5 anni. Shonda Rhimes, la più geniale autrice di serie tv, ha detto che era “emozionata e orgogliosa”. Per me, è una medaglia sul petto».
Durante l’intervista al Messaggero anche un ricordo del suo passato in Mediaset: «Ricordo tutti i premi ottenuti con Invisibili, un programma che raccontava le storie dei clochard fatto con Marco Berry: abbiamo vinto il Telegatto, il Premio Ilaria Alpi, il premio Flaiano. E poi ricorderò per sempre l’anno in cui ho lavorato alla prima edizione di Saranno famosi con Maria De Filippi, la più brava di tutti».

 

(Nella foto Alessandro Saba)

 

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