Pubblicato il 28/01/2018, 08:33 | Scritto da La Redazione

Doppia razione di Roberto Giacobbo. Riparte Morning Voyager

Mornig Voyager on air per un pubblico giovane dal 28 gennaio ogni domenica.

Gli ascolti di Voyager della prima serata hanno funzionato. Almeno ultimamente. Partito lento sul finale del 2017, in avvio del 2018 il programma di informazione scientifico-culturale di Rai2 trasmesso in prima serata ha riguadagnato terreno, andando a raggiungere una media virtuosa.

Le ultime edizioni della trasmissione – più in generale – tendono a portare in dote tranquillità e coerenza editoriale. Materia prima ricercata come l’oro in questa fase dalla seconda rete, che da qualche mese è diretta da Andrea Fabiano

Con un posizionamento che sempre di più il conduttore e ideatore, Roberto Giacobbo, dopo qualche sbandata sensazionalistica di qualche edizione fa, ha riportato nell’alveo dell’autorevolezza. Cercando di avvincinarsi al mondo dei due Angela, Piero ed Alberto, riunendoli magicamente nella sua formula rinnovata.

Così nente di strano che Giacobbo – scongiurata la deriva fakenesws – bissi e torni alla razione doppia. Dopo la fortunata prima edizione dello scorso anno, in particolare, torna Morning Voyager, in onda dal 28 gennaio ogni domenica su Rai2 alle 10.00. Si confermano i tratti che hanno determinato il successo e consacrato la novità del programma: un racconto veloce, fresco, in cui il divertimento è parte integrante del gioco. Un percorso conoscitivo costruito con servizi attenti all’attualità, ma anche all’approfondimento. Si spazia – come nel programma infrasettimanale in prima serata, del resto – dalla scienza, alla storia, al costume, all’archeologia, all’arte. E si predilige una visione spesso in soggettiva, affinché il telespettatore e il suo sguardo siano parte attiva del programma. Nata nell’ambito della factory creata da Roberto Giacobbo, la trasmissione sperimenta nuovi linguaggi e forme di racconto, con una scelta di contenuti orientata ad un pubblico giovane. Proiettata verso l’innovazione anche la grammatica televisiva praticata: al telespettatore non viene proposta una visione passiva, ma una piuttosto molto partecipata, frutto di un approccio immersivo alle riprese e al relativo montaggio.

(nella foto il conduttore)