Pubblicato il 27/01/2018, 16:48 | Scritto da Mario Gemelli

Diritti Tv del calcio, la Gazzetta la sa lunga su MediaPro

Il punto sulla vicenda dei diritti tv della Serie A

La guerra per i diritti del calcio continua. E’ fallita anche la seconda asta che metteva all’incanto le partite della Serie A tra Sky, Premium e gli altri broadcaster eventualmente interessati a trasmettere – a pagamento per lo più, sulle varie piattaforme – i match dei nostri club, suddivisi in più pacchetti, con alcuni importanti addendum. E anche dopo le trattative private previste in coda, la distanza tra quanto sperato dalla Lega Calcio ed il suo advisor Infront, è rimasta ampia, di oltre 250 milioni di euro. I club, che speravano di portare a casa 1,050 miliardi per il triennio di diritti in gioco, 2018-2021, aperte le buste e portate alle lunghe anche le discussioni on to one, si sono visti recapitare proposte che complessivamente arrivavano vicine agli 830 milioni. Con Sky disposta a aumentare il tenore della propria offerta e a investire oltre 600 milioni, essendo interessata a disporre del pacchetto con le otto squadre più forti eccettuata la Roma, ma anche del pacchetto con gli altri club, nonché dei diritti per la sua piattaforma online. Ma con Mediaset ferma alla proposta di spendere 200milioni per i match delle migliori otto squadre sul digitale terrestre pay. E senza alcuna altra offerta in campo ad aumentare il montante citato.

L’esito della seconda gara e delle trattive private ha aperto, per la Lega e per Infront, la possibilità di verificare le proposte dei cosiddetti intermediari indipendenti. L’unica busta disponibile era quella degli spagnoli di MediaPro. L’offerta della società che gestisce la Liga e altri campionati internazionali ed è in grado di fare anche la produzione dell’evento, ammonta a 950 milioni di euro a stagione più royalties. E ora i club stanno trattando cercando di ‘migliorare’ questa proposta. La situazione rimane complessa. Secondo l’Ansa Sky ha inviato una lettera alla Lega di Serie A, dichiarandosi interessata ad acquisire tutti i diritti per i prossimi tre anni, impegnandosi a sublicenziare in esclusiva a terzi almeno una porzione dei diritti in questione, e a offrire i propri canali con la Serie A a tutte le piattaforme richiedenti a condizioni eque e non discriminatorie. L’offerta di Sky sarebbe competitiva con quella di MediaPro. Inoltre – non essendo certo il buon esito della trattativa con MediaPro – la Lega e Infront starebbero preparando un altro disciplinare di gara, da mandare alla verifica dell’Agcom, con una nuova articolazione dei pacchetti. Ebbene, un interessante approfondimento sulla vicenda lo ha fatto sabato 27 gennaio la Gazzetta dello Sport con un articolo firmato Marco Iaria. La Gazza disegna meglio quelli che sarebbero i contorni del progetto della società spagnola.

Questa in sintesi la tesi. Mediapro vuole creare più canali tematici da distribuire alle varie piattaforme esistenti. Nei piani ci sarebbero, così, oltre ai diritti delle 380 partite di Serie A, anche quelli del campionato di Serie B e quelli dell’archivio delle squadre. Il bouquet di canali messi a punto con la Lega potrebbe finire sia su Sky, che su Premium, che su Tim o sui vari OTT, che pagherebbero il servizio anche in ragione del proprio numero di abbonati. Come andrà a finire? Non è facile fare previsioni, perchè l’ingresso nella partita di un player come MediaPro ha reso possibili soluzioni prima ritenute irrealistiche.

(nella foto un partita del campionato)