Pubblicato il 25/01/2018, 19:00 | Scritto da Gabriele Gambini

Carolina Signore: La generazione Netflix ama anche Don Matteo

Carolina Signore: “Don Matteo racconta l’attualità e inserisce all’interno di essa una morale di fondo utile a costruirsi un punto di vista sulle cose”.

Carolina Signore. 15 anni. Attrice. Tratti distintivi: «Una timidezza a tratti eccessiva, compensata da un costante desiderio di essere al centro dell’attenzione», dice lei, abbassando il tono di voce al termine della frase, quasi a indicare un difetto. Che però non ci pensa neanche, a correggere. «Ho iniziato questo mestiere quando mia mamma mi ha portata ai primi casting per alcune pubblicità e sfilate di moda». Adesso la ragazza, che vive a Roma ma sogna Parigi – studia in un liceo francese e parla fluentemente la lingua transalpina – non nasconde un certo entusiasmo nel vagheggiare un futuro da professionista del grande e del piccolo schermo.

Questa sera sarà nel quinto episodio di Don Matteo 11, su Rai1.

Il mio personaggio è quello di Loredana, ragazza molto ricca che frequenta la scuola pubblica. È timida, è vittima del bullismo dei compagni per le sue origini benestanti. Il padre le fa regali costosi che suscitano l’invidia degli altri.

Che effetto le fa, recitare alla sua età a fianco di Terence Hill?

Sarei poco sincera se nascondessi l’ansia provata durante le riprese. Ma, senza scadere nel banale, posso dire di essermi trovata a mio agio. Giravamo a Spoleto, il pubblico attorno al set faceva a gara per farsi una foto con Terence.

Che fine farà il suo personaggio?

Don Matteo convincerà Loredana, dopo una serie di situazioni che la vedranno coinvolta, a donare una sua borsa griffata in beneficenza. In questo gesto un po’ mi rivedo. Probabilmente avrei fatto la stessa cosa. Non mi interessa granché possedere capi firmati.

Si parla di invidia tra coetanee. Le è mai capitato nella realtà, magari a causa della popolarità acquisita?

Per fortuna, mai. Ho un gruppo di amiche fantastiche con cui esco moltissimo, anche la sera. Ci divertiamo, siamo brillanti, di sicuro più sveglie dei nostri coetanei maschi che, come si sa, maturano molto più tardi delle femmine, posto che maturino (ride, ndr).

Don Matteo è l’archetipo della fiction italiana di successo. Molto seguita e rappresentativa dei canoni classici, magari anche consolatori, di una generalista. La sua generazione però è quella di Netflix.

Sarei ipocrita se dicessi che i miei coetanei non sono soliti guardare le serie internazionali su piattaforme come Netflix o Amazon Prime. Detto questo, però, e non lo faccio per adesione alla causa, Don Matteo non va sottovalutato. Ha un gran riscontro tra i giovani, forse perché racconta l’attualità e inserisce all’interno di essa una morale di fondo utile a costruirsi un punto di vista sulle cose.

Il 4 febbraio la vedremo su Canale 5 in Renata Fonte. Sarà la figlia della protagonista, in una fiction ispirata a un reale fatto di cronaca: l’omicidio di Renata, assessore nel comune di Nardò.

Renata Fonte è interpretata da Cristiana Capotondi. Il ruolo di figlia di una donna così forte non è stato facile. Devo molto all’incoraggiamento delle vere figlie di Renata. Sono state con noi sul set, mi hanno raccontato come fosse realmente la madre. Erano contentissime della riuscita del film.

Due prime serate sulla generalista sono un bel traguardo.

Ho cominciato muovendo i primi passi con la recitazione e la dizione grazie a Paola Maffioletti. Durante un provino, mi ha notata Maria Sole Tognazzi, che mi ha voluta nel suo film Viaggio Sola. Poi ho partecipato al film I poli opposti, di Max Croci. Poi è arrivata la tv.

Come si concilia la scuola col mestiere di attrice?

Con grande fatica! Ogni tanto sono costretta a assenze forzate. Ma tengo duro. E pratico anche il pattinaggio sul ghiaccio, mia grande passione. Ma sogno di studiare a Parigi dopo i 18 anni.

Sperando di ripercorrere le orme di carriera di…?

Marillon Cotillard è il mio idolo di sempre. Tra le attrici italiane, mi ha fatto sognare Giulia Michelini.

Gabriele Gambini
(nella foto, Carolina Signore)