Pubblicato il 18/01/2018, 12:03 | Scritto da Andrea Amato

90 Special: Fiorello e Jovanotti cannibalizzano il programma

90 Special ha registrato l’11,76% di share media

Una bella idea, un’intuizione puntuale con una tendenza di grande attualità, questa è la premessa di 90 Special, show di prima serata il mercoledì in diretta su Italia 1 condotto da Nicola Savino, per celebrare un decennio finora considerato buio e arido sotto ogni punto di vista. Un po’ Anima di mia e un po’ Meteore, due programmi cult proprio di quel decennio di fine secolo, la prima puntata di 90 Special è difficile da recensire al suo debutto, per “colpa” di Fiorello e Jovanotti che hanno cannibalizzato più di un’ora di trasmissione.

Lo showman siciliano, imbucatosi all’ultimo momento, non voleva mancare alla prima del suo amico Savino, per ricordare quei ‘90 che l’hanno consacrato da animatore di villaggio a stella della tv italiana. E poi Jovanotti, che in quegli anni passava da La mia moto a L’ombelico del mondo, da chiassoso disc jockey di provincia a idolatrato cantautore del terzo millennio. Tutti e tre ragazzi di via Massena, come hanno voluto ricordare, ovvero figli artistici di Claudio Cecchetto, che in quella via di Milano aveva portato la mitica Radio Deejay.

Nicola Savino è apparso molto emozionato e un po’ contratto in partenza, poi abile nel fare da spalla a Fiorello e Jovanotti, sopra le righe nel resto del programma, finito ben oltre la mezzanotte. Savino deve togliersi di dosso la conduzione confusionale di Quelli che il calcio…: un continuo rivolgersi a interlocutori in studio in maniera nevrotica, senza mai approfondire nulla, come se avesse l’ansia che da un momento all’altro arrivi un gol dallo Stadio Olimpico a interrompere tutto.

A suo discolpa va detto che non è stato aiutato da una regia imbarazzante, con tagli di ripresa sempre sbagliati e senza senso, che hanno reso difficile lo svolgimento del programma. Oltre ai gravi problemi tecnici di audio, che hanno massacrato tutte le esibizioni live degli ospiti musicali, visibilmente imbarazzati in diretta. Problemi sottolineati anche da Savino con uno sbrocco quando pensava di non essere inquadrato, ma, come detto, il regista Fabio Calvi non l’ha aiutato neanche in quell’occasione.

Auditel questa mattina ha premiato 90 Special: 11,76% di share media e 2,285 milioni di spettatori, con un’età media di 45 anni. Un risultato ben al di sopra della media di rete e ieri sera terzo canale più visto. Anche nell’eccezionalità della puntata, con i due superospiti, è evidente che 90 Special ha grande potenziale ancora inespresso, ma secondo noi si dovrebbe puntare su un racconto di quegli anni più profondo, senza perdersi troppo in momenti di avanspettacolo vecchi e poco efficaci. Il programma ha come spina dorsale il forte senso di nostalgia, soprattutto verso la generazione di riferimento, quindi gli autori dovrebbero scommettere su una narrazione più solida e meno confusionaria, anche perché dopo Fiorello e Jovanotti, chi mai potrà invitare Savino nella seconda puntata?

 

Twitter@AndreaAAmato

 

(Nella foto, da sinistra, Rosario Fiorello e Nicola Savino)