Pubblicato il 14/01/2018, 15:00 | Scritto da Carlo G. Lanzi

Da domani In Cuochi d’Italia torna la sfida tra chef e regioni del nostro Paese.

Lo chef Alessandro Borghese conduce su TV8 il programma per scovare i migliori chef regionali della nostra Penisola.

Il campionato delle regioni è pronto a ripartire. Da domani, dal lunedì al venerdì alle 19.30, in prima tv assoluta su TV8 prende il via la seconda stagione di Cuochi d’Italia, la sfida culinaria prodotta da Dry Media e condotta da chef Alessandro Borghese. Al suo fianco, nel ruolo di giudici, gli chef Cristiano Tomei e Gennaro Esposito. La giovanissima concorrente della Calabria, Agnese Gigliotti, si è aggiudicata il primo torneo appena concluso. In questa nuova edizione si sfideranno 20 nuovi cuochi professionisti, provenienti ciascuno da una diversa regione del Belpaese, che a colpi di piatti tipici e ingredienti tradizionali si contenderanno il titolo di nuovo Miglior Cuoco Regionale d’Italia. Il meccanismo del format non cambia. In ogni puntata due cuochi, rappresentanti di altrettante regioni italiane, si sfidano in una doppia manche. Le prime dieci puntate sono sfide “dirette” di andata e ritorno tra due cuochi, che si danno battaglia prima su un piatto tipico di una regione e poi su quello dell’altra, che incoronano un vincitore di puntata. Nelle successive cinque puntate, ritroviamo i vincitori del primo turno che si sfidano in due manches. Nella prima, il concorrente che “gioca in casa” porta un ingrediente tipico della propria regione, al quale i due giudici Esposito e Tomei aggiungono altri ingredienti a sorpresa che si ritrovano spesso in molte ricette tipiche di quella regione. Nella seconda invece, sarà l’avversario a proporre, con le stesse modalità, un ingrediente simbolo della propria regione di appartenenza.

In cinque accedono al terzo turno, mentre il sesto sfidante viene individuato grazie al ripescaggio. Tre puntate nelle quali i cuochi in sfida si contendono la vittoria affrontandosi sui rispettivi migliori ingredienti regionali a loro scelta.  Solo in quattro avranno accesso alla semifinale, con due duelli diretti: ognuno cucinerà un piatto della propria regione scelto da Esposito e Tomei.

Solo due arriveranno in finale. Per aggiudicarsi il titolo di Miglior Cuoco Regionale d’Italia i due finalisti dovranno presentare alla giuria un menu regionale di due portate, che sappia valorizzare al meglio la tradizione e le materie prime del proprio territorio.

Carlo G. Lanzi

(nella foto Borghese, Tomei e Esposito)