Pubblicato il 22/12/2017, 13:31 | Scritto da La Redazione
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Serie Tv: i migliori personaggi femminili del 2017

Serie Tv: i migliori personaggi femminili del 2017
In un anno straordinario per la rappresentazione femminile nelle serie tv, ecco le donne indimenticabili apparse su piccolo schermo. Così su "Wired.it"

I migliori personaggi femminili delle serie tv nel 2017

Rassegna stampa: Wired.it, di Marina Pierri.

Si è detto e ridetto: il 2017 è stato dominato dalla buona rappresentazione femminile, e infatti The Handmaid’s Tale e Big Little Lies non sono gli unici show ad aver incluso i ritratti di donne fuori dal comune. Per non fare torto a nessuno, dunque, nella classifica dei migliori personaggi dell’anno che segue abbiamo cercato di dare spazio a serie nuove e di ritorno non presenti tra le migliori novità televisive del 2017.
Fatevi sotto.

10. Grace Marks – L’altra Grace (Netflix)

Tratta dal romanzo omonimo di Margaret Atwood (sì, l’autrice de Il racconto dell’ancella da cui è adattata la nostra nuova serie dell’anno), L’altra Grace racconta la personalità di una vera assassina ottocentesca in sei episodi. Spaccata in due, vittima di traumi e abusi che ne hanno scolpito la doppia identità di interesse psicanalitico ben prima dell’avvento di Sigmund Freud e Carl Gustav Jung, la protagonista interpretata dalla enorme Sarah Gadon è semplicemente indimenticabile.

Fata e strega, vittima e carnefice, bella e bestia.

9. Patrizia Santoro – Gomorra (Sky Atlantic)

All’indomani delle morti femminili importanti di Gomorra, nella seconda stagione dello show è arrivata Patrizia a fornire nuovo baricentro alla narrazione. Dai tempi in cui si cancellava con un cucchiaio rovente il tatuaggio a oggi l’alleata, amante e discepola di Pietro Savastano è divenuta una leonessa tra le iene, alfiere di una femminilità spesso scomoda in un mondo patriarcale. Fiera, introversa e oltremodo ambiziosa, per fortuna nello show c’è spazio per una donna come lei, portata in vita dalla performance viscerale ma misurata di Cristiana Dell’Anna.

8. Nola Darling – She’s Gotta Have It (Netflix)

C’è chi ha visto in Nola Darling – interpretata da DeWanda Wise, la protagonista dello show di Spike Lee nato dal remake del suo primo film del 1986 – come un personaggio femminile sessualmente sovversivo a uso e consumo maschile; c’è chi, invece, l’ha percepita come una grande protagonista senza se e senza ma, un concentrato di valori femministi capace di asserire il suo punto di vista incurante degli spettatori. Comunque la si veda, la donna e ragione di essere di She’s Gotta Have It è uno dei volti scolpiti con maggiore precisione nei piccoli schermi del 2017.

7. Lady Olenna – Game of Thrones (Sky Atlantic)

Lady Olenna (SPOILER) ci ha lasciato durante la settima stagione di Game of Thrones, ma il suo apporto è stato nulla meno che fondamentale specie per quel che concerne Daenerys Targaryen, cui ha fatto nulla più e meno che da mentore prima di uscire definitivamente di scena. “Sii un drago”, ha detto a una confusa Khaleesi in palese difficoltà nella scelta della campana da ascoltare quando il gioco s’è fatto duro, e la guerra alle porte. Il risultato non ha tardato ad arrivare. Per questo ma anche per la sagacia mostrata in tante stagioni, per i commenti puntuali, per il carisma e per il coraggio quando s’è trattato di prendere decisioni estreme, portiamo il personaggio nel cuore.

6. Princess Carolyn – BoJack Horseman (Netflix)

È sempre stata uno dei personaggi più rilevanti e meglio scritti della grande commedia animata BoJack Horseman, ma Princess Carolyn ha brillato particolarmente in una quarta stagione nella quale ha dovuto riconsiderare le sue priorità, mettere dei paletti, ristabilire confini identitari quasi più di ogni altra creatura dello show. Ed è proprio quando ogni certezza è crollata che l’agente gatta ha dato il meglio: al chiaro di luna, sul divano duro del suo ufficio, avvolta in una coperta, al telefono, sconfitta ma disposta a rimettersi in gioco per cominciare daccapo, più forte di prima. Nei suoi termini, e in quelli di nessun altro.

5. Diane Evans – Twin Peaks: The Return (Sky Atlantic)

Una bella responsabilità mostrare il volto di Diane, talmente nominata dall’agente Cooper – soprattutto nelle conversazioni/confessioni con il suo registratore – da divenire iconica nelle prime due stagioni di Twin Peaks nonostante fosse soltanto un nome. Invece la parola si è fatta donna, eccome, e a sorpresa ha assunto il volto della grandissima Laura Dern nel caleidoscopio di doppelganger e false piste che è la terza (amata e odiata) stagione dello show di David Lynch.

4. Tig Bavaro – One Missisippi (Amazon Prime Video)

Forse non è particolarmente nota in Italia, ma Tig Notaro è una delle autrici più interessanti, in assoluto, nel panorama audiovisivo mondiale. Un talento straordinario al servizio di un piccolo ma delizioso show (creato da Notaro stessa assieme a Diablo Cody, sceneggiatrice di Juno tra le altre cose) da recuperare, che all’indomani della sua seconda stagione mette in scena la vita dopo il trauma, o i traumi, con compassione e umanità rare anche per l’epoca della peak tv. Sotto i riflettori c’è Tig stessa, nonostante il suo cognome di finzione sia Bavaro, non Notaro.

3. Sam Fox – Better Things (inedita in Italia)

Madre alle prese con i rebus dell’adolescenza e donna resilienteimpegnata a vivere un’esistenza piena, la Sam Fox di Pamela Adlon era un personaggio strepitoso nella prima stagione dello show e nella seconda le si vuole ancora più bene. Nel frattempo il ciclone Weinstein ha trascinato nelle brume anche Louis CK, co-creatore e co-sceneggiatore di Better Things assieme ad Adlon, ma non c’è ragione per cui questa ottima, e per tanti versi anticonformista, rappresentazione femminile non debba essere celebrata come merita assieme alla sua co-ideatrice.

2. Denise – Master of None (Netflix)

Lena Waithe, che in Master of None interpreta Denise, ha anche scritto la memorabile puntata dello show di Aziz Ansari intitolata Thanksgiving che la vede protagonista, ed è stata la prima sceneggiatrice afroamericana a vincere un Emmy per la scrittura in una comedy. Quando? Nel 2017. Ok. Al di là di questo, il personaggio – una donna omosessuale con una madre non esattamente semplice da portare dalla propria parte – merita un grande applauso; specie considerato che il suo contraltare è Francesca, l’infatuazione italiana di Dev che è un coacervo di stereotipi culturali e di genere cui si potrebbe assegnare la medaglia di peggior personaggio femminile dell’anno.

1. Mrs. Maisel – The Marvelous Mrs. Maisel (Amazon Prime Video)

Gli ultimi saranno i primi, giusto? Dunque non c’è da stupirsi se la voce finale della nostra classifica è dedicata a un personaggio femminile straordinario, per certi versi il migliore dell’anno: Miriam Midge Maisel. Nata dalla mente della grande Amy Sherman-Palladino (l’autrice di Una mamma per amica), la meravigliosa signora Maisel, interpretata da Rachel Brosnahan, è dirompente. Acuta in maniera quasi fastidiosa e doppia, divisa come Dottor Jekyll e Mr. Hyde tra le due anime di casalinga ossessiva e femminista ribelle, è un incidente che si vuole restare a guardare. Otto ore sono troppo, troppo poche.

Menzione d’onore
Tutti personaggi di The Handmaid’s Tale, da Offred a Serena Joy e tutti i personaggi di Big Little Lies da Celeste Wright a Chloe Mackenzie. In show femminili quasi al 100%, come del resto anche Feud: Bette and Joan o Glow, è veramente difficile scegliere. E non si vede perché farlo

 

 

(Nella foto una scena di The Handmaid’s Tale)