Pubblicato il 17/12/2017, 14:01 | Scritto da La Redazione
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Il ritorno in tv Nadia Toffa: Sono sorpresa dall’affetto dei politici

«Grazie a chi ha pregato per me e ha inviato messaggi, fra loro anche persone con cui ho avuto rapporti conflittuali»

 

 

Rassegna Stampa: Il Messaggero, pagina 25, di Ilaria Ravarino

 

Il ritorno in tv Nadia Toffa: «Sono sorpresa dall’affetto dei politici»

 

Con commozione e ironia la Iena questa sera racconta su Italia1 il malore cerebrovascolare che l’ha colpita a Trieste «Grazie a chi ha pregato per me e ha inviato messaggi, fra loro anche persone con cui ho avuto rapporti conflittuali»

 

Nadia Toffa: «Sorpresa dall’affetto dei politici»

«HO SENTITO UNA SIRENA COSÌ VICINA E HO REALIZZATO: SONO IN AMBULANZA

IL VOLO IN ELICOTTERO? UNA FIGATA PAZZESCA»

LA STORIA

 

Prima del malore che l’ha costretta in ospedale per due settimane, la “Iena” Nadia Toffa non aveva certo grandi amicizie in Parlamento. Con il suo programma, e i tanti servizi da lei condotti, aveva colto in castagna, ridicolizzato e messo in imbarazzo pubblicamente più di un politico. VICINANZA Eppure, in questi giorni, persino i più ostili al suo videogiornalismo d’assalto non hanno potuto fare a meno di rivolgerle un pensiero, una preghiera, un saluto. «Mi hanno stupita i messaggi ricevuti da parte di politici con cui ho un rapporto conflittuale – ha detto la Iena nel corso della prima intervista concessa dopo l’incidente, che sarà trasmessa stasera in esclusiva a Le Iene Show – è nel nostro mestiere battersi per tutelare diritti, parlare di salute, difendere la gente. E quindi andiamo senza paura, affrontiamo chiunque. Ma devo dire che mi sono arrivati messaggi anche di politici che ho affrontato in passato». Tornata sana e salva a rasa, dopo un problema di natura cerebrovascolare che aveva fatto temere per la sua vita, Toffa racconta con un pizzico di ironia gli eventi precedenti, e subito successivi, al malore. Tutto sarebbe cominciato con un senso di stanchezza, confusione e rallentamento sottovalutato dall’artista, abituata ad «andare a mille, correre sempre». Il primo ad accorgersi dei sintomi sarebbe stato Davide Parenti, l’ideatore e capo progetto de’ Le Iene, sentito di mattina al telefono da Trieste, poco prima di chiamare un taxi per rientrare a Milano. «Lui poi mi ha detto che ero molto rallentata. Io sinceramente non ricordo benissimo, mi sentivo strana. So di aver chiuso la valigia, messo il cappotto. Prima di scendere mi è venuta voglia di sdraiarmi, ma non è da me. Quindi scendo, mi ricordo la hall dell’hotel. IIo chiesto di pagare, ho chiamato il taxi per andare in stazione. A un certo punto sono caduta. Di faccia, ho ancora il livido». Da qui in poi i ricordi diventano flash, le giornate si accavallano, gli eventi precipitano e si fanno drammatici. Qualcuno chiama un’ambulanza. «Nella mia vita non l’avevo mai presa – dice Toffa – All’inizio ho pensato che fosse successo un incidente, ma dopo un po’ mi sono resa conto che forse sentivo la sirena un po’ troppo vicina. Quindi ho realizzato che era la mia». EMOZIONI Del viaggio in elicottero fatto nonostante la bora, «una figata pazzesca», le rimangono ricordi precisi: «Le cuffie, perché l’elicottero fa molto casino, e un microfonino per parlare con il capitano. Quando chiacchieravo con lui e mi illustrava le città, io pensavo ai servizi che avevo realizzato». Al suo arrivo, all’ospedale San Raffaele, la aspettano in tantissimi: il tam tam sulla Rete ha richiamato nei pressi della struttura fan, amici, supporter e curiosi. Fino a quel momento «non mi ero resa conto di ciò che stava accadendo, della gravità. Nessuno sapeva cosa avessi». Ma più che la paura per l’incidente, o il sollievo per avercela fatta, è la commozione il sentimento che emerge nettamente dalla prima intervista di Toffa. «C’è stato un momento in cui è arrivata un’infermiera e mi ha detto che era appena iniziato Tu sì que vales e Maria De Filippi mi aveva salutato facendomi un grande in bocca al lupo. Io non capivo chi gliel’avesse detto, a Maria De Filippi, che ero stata male. Poi mi hanno spiegato che è successo un putiferio: città intere che hanno pregato per me, a Taranto hanno fatto pure la fiaccolata. Mi ha stupito tanto l’affetto della gente comune: pregavano davvero per me, non per il personaggio. Pregavano per le battaglie che portiamo avanti».

 

(Nella foto, Nadia Toffa)