Video – Ros: Dispiace che Levante non ci abbia salvati
Ros: “Abbiamo vissuto ogni ballottaggio con grinta e spensieratezza, in finale tiferemo Maneskin”
Ce l’hai il blush per fissare i Clash mentre ascolti i Ros? Questo scioglilingua d’ispirazione punk (per chi non lo sapesse, i Clash sono una delle storiche band del punk inglese), inventato in questo momento, si abbina benissimo al percorso dei Ros a X Factor 11. Punk (un pochino) e rock (molto) per vocazione, accostati talvolta ai Garbage, spesso ai Prozac +, nella puntata del live in cui sono stati eliminati, si sono esibiti proprio con il brano Acido, Acida del gruppo friulano spaccaclassifiche nei primi anni del duemila. «L’abbiamo riarrangiato con una formula crossover e con l’orchestra per azzardare qualcosa di diverso. Del resto, la nostra anima rock è ben visibile nell’inedito Rumore», dicono Camilla, Kevin e Lorenzo.
E però i Ros sono stati definiti anche gli Highlander, gli immortali del ballottaggio. Almeno fino a giovedì scorso. «Il nostro stile è da palco, un po’ meno da televisione. La tv ha un filtro che attenua la portata delle nostre esibizioni. Ma lo sapevamo. Sapevamo anche di non essere facilmente assimilabili in un contesto pop italiano. Per questo abbiamo sempre suonato con grinta durante ogni ballottaggio, consapevoli che prima o poi sarebbe stato l’ultimo».
La delusione per aver mancato la finale di un soffio, c’è: «Ci dispiace che Levante non ci abbia salvati, avevamo in formazione l’ultima quota rosa rimasta. Ma abbiamo capito la sua decisione». Per la vittoria finale, manco a dirlo, scommettono sui Maneskin: «Hanno qualcosa di stravirale che li rende irresistibili. Un’immagine forte, uno stile immediato, ad alto impatto», sottolineano, mentre ai nostri microfoni raccontano i progetti per il futuro.
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Gabriele Gambini
(Nella foto i Ros)