Pubblicato il 11/12/2017, 13:32 | Scritto da La Redazione

Sophie Turner di Game of Thrones: Difficile lasciare la serie

Sophie Turner di Game of Thrones: Difficile lasciare la serie
L'attrice, che nella serie cult interpreta Sansa Stark, racconta l'emozione di lavorare all'ottava e ultima stagione. E intanto compare la sua prima foto nei panni della Fenice, al cinema nel prossimo 'X-Men'. Così Alessandra Vitali su "Repubblica".

Game of Thrones, la stagione degli addii. Sophie Turner: “Com’è dura lasciare”

Rassegna stampa: La Repubblica, di Alessandra Vitali.

La pelle s’infiamma e si spacca pronta a esplodere in tutta la sua potenza. Jean Grey / la Fenice apparsa sulla copertina di Entertainment Weekly ha fatto sobbalzare gli appassionati di X-Men, il triplo carpiato con cui Sophie Turner s’è tuffata nel mondo Marvel dal trampolino di Game of Thrones non lascia indifferenti. Riuscirà l’attrice britannica a cancellare l’immagine di sé come Sansa Stark dopo anni di servizio permanente effettivo nei panni di una delle eroine più amate della serie Hbo? Sarà dura per lei prima di tutti. Almeno a sentire quel che racconta sulla lavorazione dell’ottava e ultima stagione del Trono di spade.

Oggi ha 21 anni, quando ha messo piede sul set del Trono per la prima volta ne aveva 14. Un’esperienza che l’ha formata come attrice, una scuola che non dimenticherà facilmente, “lavorare con alcuni grandi attori è stato un onore e una grande lezione – racconta in un’intervista a Variety – così come lavorare con le migliori maestranze in circolazione. Certo, gli standard sono talmente alti che a stare lì in mezzo rischi di diventare un po’ snob ma c’è poco da fare, Game of Thrones è stato il mio primo lavoro e tutto quel che sono l’ho imparato lì. Ho imparato a recitare osservando Lena Headey, Peter Dinklage, Kit Harrington e tutti gli altri, per me stavano su un piedistallo. L’idea che non lavorerò più con loro mi fa star male, rappresentano la mia crescita”.

L’idea fa abbastanza male anche ai fan del Trono, al solo pensiero che l’ottava stagione sarà anche l’ultima. Alla fine, non resterà che ripartire dal via e ripercorrere tutte le stagioni e le puntate per rivivere una serie che ha fatto la storia della tv. La produzione è partita in ottobre, “abbiamo ancora almeno sei, sette mesi di lavoro” dice Turner, e il pubblico dovrà aspettare ragionevolmente fino al 2019 per poter mettere di nuovo piede nei Sette Regni. Intanto, potrà fare il tifo per GoT ai Golden Globes, appuntamento che segnerà il gran rientro della serie nella giostra dei premi dopo aver perso un giro agli Emmy.

Un personaggio, quello di Sansa, che come gli altri è stato segnato da grandi cambiamenti, su di lei più visibili perché da ragazzina è diventata una donna, perché da giovane ingenua, smarrita e succube s’è trasformata in una lady di ferro capace anche di liberarsi dell’uomo che a lungo l’aveva raggirata e plagiata. “È proprio il momento che più ho amato dell’ultima stagione – confessa l’attrice – quando capisci che Sansa sta per uccidere Ditocorto ed effettivamente lo fa uccidere. E quando si capisce che Sansa e sua sorella Arya si sono così ben organizzate alle spalle del ‘nemico’, il che fa impressione perché si tratta di due ragazze che si mettono contro un maestro del raggiro, della manipolazione. Per Sansa, quello è un grande momento perché finalmente mette a frutto tutto quello che ha imparato a proprie spese da quell’uomo: l’allieva diventa maestra”.

Ottava stagione, quindi, con Sansa senza consigliere, “per lei sarà dura perché già alla fine della settima stagione aveva capito che doveva resettare tutto. Ha ritrovato la famiglia, ha ripreso il controllo del Nord. L’assenza di Ditocorto la metterà alla prova: sarà capace, da sola, di raggiungere i propri obiettivi e scendere nell’agone più duro di tutta la storia? Una bella sfida. Nella prossima stagione la lotta sarà più emotiva che politica o strategica. Comunque – continua Sophie Turner – mi dispiace non lavorare più con Aidan Gillen, come tutti gli altri del cast è stato un amico e un mentore, in un certo senso l’arte ha imitato la vita e davvero da lui ho imparato moltissimo, ma in senso positivo”.

La stagione degli addii pesa un po’ a tutti. “Ci siamo emozionati quando è arrivato il copione, alla lettura c’eravamo tutti, anche gli attori americani son voluti tornare, ogni singolo membro del cast era lì. Tutti abbiamo capito che la fine di questa esperienza è vicina e adesso ci fermiamo tutti un po’ di più, andiamo più spesso a mangiare insieme, insomma cerchiamo di stare insieme il più a lungo possibile. Cerchiamo di fare il possibile per far finta che non stia finendo”.

Ma fra poco più di un anno si passerà ai saluti. E per Sophie si apre una nuova stagione: a novembre 2018 (quindi poco prima del debutto dell’8a stagione di GoT) uscirà al cinema X-Men: Dark Phoenix, primo passo nel futuro, anche professionale, dell’attrice, con un ruolo di primo piano nel kolossal di Simon Kinberg, insieme a colleghi come Jennifer Lawrence, Jessica Chastain, James McAvoy, Michael Fassbender, Nicholas Hoult. “Dopo GoT sono aperta a ogni esperienza, non avrò nulla da perdere perché non avrò più Game of Thrones. E’ come rinascere, perché passo a un livello successivo della mia carriera, non necessariamente più alto, semplicemente diverso. E tutto questo è molto emozionante”.

 

(Nella foto Sophie Turner nella copertina di Entertainment Weekly)