Pubblicato il 07/12/2017, 14:30 | Scritto da La Redazione

Domenica In: il restyling non funziona

Neppure le cure rianimano Domenica In

Rassegna Stampa: Il Giornale, di Laura Rio.

La speranza non deve essere mai perduta. Ma ormai neppure le cure riescono a rianimare “Domenica In”.

La speranza non deve essere perduta, però ormai, probabilmente, per questa stagione c’è poco da fare per rianimare il giorno festivo di Rai 1. Ci hanno provato domenica a fare un profondo restyling. Ma, almeno per il momento, è servito a poco: il responso dell’Auditel segna il 10,7% di share con 1,761 milioni di spettatori, ancora meno della puntata precedente (il 19 novembre).

E, questo nonostante, sia stato consegnato a Cristina Parodi l’intero timone della trasmissione, relegando la sorella in un ruolo più marginale e a lei consono (tra i fornelli); nonostante sia stato anche ridimensionato lo spazio (mal) concesso a Panatta e Lippi; nonostante sia stata buttata la scenografia «casalinga» e creato qualcosa di più simile a uno studio televisivo, nonostante si sia introdotta una buona dose di tv «del dolore» con storie strappalacrime; nonostante si sia ricorso alla presenza dei bambini che fanno sempre presa sul pubblico anziano.

Insomma la cura Tiziana Martinengo (l’autrice di tantissimi show tra cui L’isola dei Famosi, che era prodotta da Giorgio Gori, marito di Cristina Parodi) non ha avuto un effetto immediato. In effetti impossibile da ottenere. Ora si vedrà se le preziosi mani dell’autrice riusciranno a riportare l’attenzione del pubblico sopra una soglia minima, che non faccia vergognare Rai 1 per la distanza abissale con Domenica Live di Canale 5.

Tra l’altro Barbara D’Urso va in vacanza natalizia e per Domenica In c’è un momento di respiro per poter recuperare. E chissà se ai piani alti di viale Mazzini ammetteranno mai la cavolata di aver chiuso la calda Arena di Giletti per consegnare la domenica a due algide «sciure» nordiche.

 

(Nella foto le sorelle Parodi)