Pubblicato il 06/12/2017, 19:30 | Scritto da Gabriele Gambini

Video – Roberta Capua: Sarei curiosa di assistere a una cena di Papa Francesco

Video – Roberta Capua: Sarei curiosa di assistere a una cena di Papa Francesco
Si chiama "Italiani a tavola: è Natale", in onda su Food Network (canale 33 del DTT) da lunedì 4 dicembre alle 21.15. Condotto da Roberta Capua, racconta le abitudini alimentari delle famiglie italiane durante le festività. La conduttrice ci ha raccontato che cosa significhi per lei il Natale in famiglia.

Roberta Capua: “Presto sulla tavola degli italiani arriveranno anche gli insetti? Un tempo non li avrei assaggiati, oggi potrei provare”

A volte il sedimento dell’immaginario si riempie di colori, di nostalgia, di profumi. La madeleine proustiana di Roberta Capua, coordinata col Natale, ha ricordi e sensazioni precise: «Quando ero piccola, spesso trascorrevo il mio tempo con una tata. Mi preparava una parmigiana di melanzane buonissima. Oggi sono passati più di quarant’anni, ma ci sentiamo ancora. Il profumo della sua parmigiana non è cambiato, mi riporta all’infanzia. Alle festività trascorse intingendo il dito, di nascosto da tutti, nella crema pasticcera fatta da mia nonna».

Natale significa tradizione e Italiani a tavola: è Natale, su Food Network (canale 33 del Dtt) in prima serata da lunedì 4 dicembre, la racconta con i crismi dell’esperimento sociale prodotto dalla Stand by me di Simona Ercolani. Una telecamera fissa spia le tavole delle famiglie italiane, diverse per latitudine e abitudini: i Ceresi e i Rolla di Milano, i Pavoncello e i Savoca di Roma, i Tavassi-Duello e i Nettis di Napoli.

«In ogni famiglia, c’è un membro bravo a cucinare più degli altri. Il papà, la mamma, a volte qualche zio sorprendente, come vedrete nel programma», dice Roberta, che commenterà e introdurrà le situazioni conviviali e che ha da poco lanciato il blog di cucina Cottografato.

«Dal pandoro al panettone, dagli struffoli napoletani alla torta di riso bolognese, il Natale perfetto non può lesinare sui dolci e su tante piccole chicche multicolore che riempiono la tavola e la caratterizzano». Se le chiedete chi inviterebbe a cena, risponde: «Sarei curiosa di assistere alla cena di un Papa. Francesco, certo, ma anche il Papa emerito, Benedetto. Vedere che cosa mangiano, che cosa dicono».

E per un’aspirazione sacra, c’è persino il tempo per una considerazione profana. È imminente l’applicazione di una direttiva europea che consentirà l’utilizzo di insetti con finalità gastronomiche anche in Italia: «Qualche anno fa, durante Uno Mattina, un ospite portò un piatto a base di insetti caramellati da assaggiare. Rifiutai. Oggi, forse, li assaggerei. In fondo, le tipologie di alimento sono figlie dell’abitudine e della cultura di riferimento, ma non si devono erigere barriere mentali aprioristiche».

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Gabriele Gambini

 

(Nella foto Roberta Capua)