Pubblicato il 04/12/2017, 19:30 | Scritto da Gabriele Gambini

Video – Rita Bellanza: Damiano dei Maneskin bravo e arrogante, poco feeling con Fedez

Andrea Radice: “Mara Maionchi è la mia regina Margherita”

C’era una volta Rita Bellanza, che a X Factor cantava Sally per diletto. Ma il diletto è diventato delitto. E il pubblico che l’aveva incensata, l’ha rimandata a casa incensurata, eppure colpevole. Non per la fedina penale, ma per la fede che Gianni Morandi ha riposto in lei, quando ha scelto di salvarla a scapito di Camille Cabaltera, un paio di puntate fa. «All’inizio il pubblico mi ha sostenuto, poi mi ha voltato le spalle. Per fortuna, nel loft di X-Factor non avevo internet, vivevo in una bolla. Ma sapevo di aver cantato male durante i primi live. Quando Morandi mi ha salvata, il pubblico mi ha fischiata. Il giorno dopo mi sentivo uno schifo, ero consapevole di non meritare di proseguire». Con l’inedito ha ritrovato la grinta perduta. «Ormai era tardi».

Rita, i peli sulla lingua, non sa che cosa siano. «Non è detto che vincere un talent ti assicuri una carriera lunga, anzi. Ora voglio imparare e studiare tanto». A proposito del post-eliminazione: «Durante Strafactor mi sono divertita un mondo. Peccato per Fedez, non sorride mai, è sempre ingessato. Non sono mai stata una sua fan, lo sarò in un’altra vita», dice, confezionando addirittura un’imitazione-parodia in cui ne esaspera i tratti distintivi. Quanto ai Maneskin, dominatori dei social: «Sono una forza della natura, nonostante i loro caratteri arroganti. Damiano è un mostro da palcoscenico». Sulla vittoria finale: «Punterei sui Maneskin. O su Lorenzo Licitra. Ma anche su Enrico Nigiotti, con la chitarra è pazzesco. Vorrei che scrivesse un pezzo per me».
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Poi c’è Andrea Radice, altro grande escluso dallo show Sky. Il cantante napoletano con un passato nella pizzeria di famiglia, incassa l’eliminazione con calma olimpica: «Ho imparato tanto e sono cresciuto. Mi spiace non essere riuscito a mostrare altri lati di me. So cantare in inglese, in italiano, in napoletano, mi oriento col funky, col blues, col soul, cerco di raccogliere le eredità artistiche di ciò che ascolto».

Ma il merito della sua crescita va a Mara Maionchi: «Grazie a lei ho capito l’importanza di cantare ballad in italiano, soppesando le parole. Mi ha trasmesso grande desiderio di superare i miei limiti. L’unico rimpianto è il non aver avuto assegnazioni che mi rappresentassero al cento per cento, qualcosa legato a Napoli centrale, al freestyle, all’acustico, una vecchia canzone della musica black riarrangiata». Però, se la sua giudice di riferimento fosse una pizza, sarebbe: «Una Margherita, la pizza regina, con pomodoro e mozzarella di bufala, schietta e buonissima». Niente da obiettare nemmeno sugli altri giudici. «Forse Levante mi ha un po’ deluso. Dapprima mi diceva che ero una bella scommessa, poi mi ha eliminato. Capisco però che a X-Factor contino le strategie». Sulla vittoria: «Faccio il tifo per Enrico Nigiotti».
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Gabriele Gambini

 

(Nella foto Rita Bellanza)